fbpx All | Page 1229 | Scienza in rete

All

Nuova specie di ominidi

Autori: 

 

Il nome scientifico è quello di Anoiapithecus brevirostris, ma i ricercatori spagnoli che cinque anni fa hanno trovato i resti di questo curioso ominide hanno pensato bene di chiamarlo Lluc. Il trattamento dei resti (parte del cranio e mandibola) rinvenuti nel 2004 a l'Anoia, nei pressi di Barcellona, è stato complesso e delicato e solo recentemente è stato possibile procedere alla loro datazione - che ha suggerito un'età di circa 12 milioni di anni - e al loro studio.

Read time: 1 min

Ecco la genetica salva cuore

Le malattie cardiovascolari sono la più frequente causa di morte e di invalidità, nel nostro paese come in tutto il mondo occidentale. In Italia circa 400.000 persone sono colpite ogni anno da queste malattie, fra cui l'infarto del miocardio, l'ictus ischemico e il tromboembolismo venoso. Alcune cause sono ben note: il fumo e l'inquinamento atmosferico, l'obesità e l'inattività fisica, l'ipertensione arteriosa, l'aumento dei lipidi nel sangue, il diabete.

Ambiente e globalizzazione

Negli ultimi venti anni quel fenomeno di crescita della ricchezza mondiale e di apertura dei mercati internazionali noto come globalizzazione ha prodotto importanti conseguenze sociali ed economiche. Ma quali sono state le conseguenze della globalizzazione sull'ambiente? Nei paesi a economia matura la qualità ambientale è aumentata. ma nei paesi in via di sviluppo è peggiorata. Con un'eccezione: la Cina. di PIETRO GRECO

Riconoscimento a Mannucci

Autori: 

Oggi pomeriggio a Berlino, nel corso del XIV Congresso dell''European Hematology Society, sarà conferito a Pier Mannuccio Mannucci, presidente del Gruppo 2003, il Jean Bernard Lifetime Achievement Award. Il riconoscimento, istituito per la prima volta nella precedente edizione del convegno, l'anno scorso a Copenaghen, intende premiare i più eminenti medici e scienziati che, nel corso della loro vita, abbiano contribuito in maniera significativa all'avanzamento dell'ematologia.

Read time: 1 min

Not research, not job

Italiano
Read time: 1 min
Autori: 
Sezioni: 
Sviluppo
Senza ricerca non c'è lavoro. Questo l'epigrammatico messaggio del commissario europeo per la scienza e la ricerca Janez Potocnik invitato in Bocconi al convegno "Innovazione e ricerca per uscire dalla crisi". Il commissario non ha mancato di criticare l'italia per lo scostamento del tasso di investimento in innovazione, che si aggira intorno all'1% del PIL contro l'1,84% della media europea.
Correlazione degli articoli
Materiali correlati: 

Squittii quasi umani

Autori: 
E' grazie alle parole che possiamo esprimere concetti, pensieri e stati d'animo. Ma quale percorso evolutivo ci ha portato a sviluppare delle così fini abilità comunicative? Wolfgang Enard del Max Planck Institut per l'antropologia evoluzionistica di Lipsia (in Germania) ha scoperto che topi modificati per esprimere la sequenza umana di Foxp2, un gene coinvolto nell'elaborazione del linguaggio, emettono richiami e vocalizzi più articolati.
Read time: 1 min

La Luna, tra scienza e letteratura

Già dal titolo si intuisce l'impegno programmatico dell'autore: unire scienza e narrazione. Impegno ardito, ma in linea con la ricomposizione, da molti ormai auspicata, della tradizionale frattura tra le "due culture". Sulla copertina una foto affascinante di Edoardo Romagnoli ci ricorda che andando lungo la spiaggia in una notte di plenilunio la striscia luminosa che l'astro d'argento proietta sull'acqua punta decisa verso ciascuno spettatore, dandogli la convinzione di essere l'unico destinatario di quel sidereo messaggio: la luna si rivolge a ciascuno di noi, a ciascuno parla.

La guerra rende altruisti?

Autori: 

Pare che alla fine la guerra possa aver aiutato il genere umano a sviluppare comportamenti cooperativi e altruistici: lo sostiene uno studio di Samuel Bowles del Santa Fe Institute (New Mexico) pubblicato su Science. Le società dei raccoglitori e cacciatori, secondo questo studio, furono interessate da frequenti lotte fra gruppi, che sarebbero responsabili del 14% delle morti, un tasso ben superiore a quello attribuibile alle guerre moderne.

Read time: 1 min