fbpx Tumori all'utero: un vaccino terapeutico dalle microalghe | Page 4 | Scienza in rete

Tumori all'utero: un vaccino terapeutico dalle microalghe

Read time: 2 mins

Le microalghe sono una nuova, inaspettata arma per la battaglia  contro il tumore al collo dell’utero. A dirlo è lo studio, pubblicato su PlosOne, di un gruppo di ricerca dell’Enea e dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Giovanni Giuliano e Rossella Franconi con Aldo Venuti hanno sviluppato un vaccino terapeutico che supera i limiti dei vaccini preventivi contro le infezioni del papilloma umano attualmente disponibili in commercio. Questi non possono, infatti, proteggere i pazienti già infettati dalle successive fasi di sviluppo del tumore, non sono efficaci contro le lesioni pre-cancerose e prevedono, inoltre, dei costi molto alti che ne impediscono la diffusione nei Paesi più poveri e a maggiore rischio di contrazione dell’HPV (circa il 7% di tutti i tumori è causato dal virus del papilloma umano).

Nella microalga Chlamydomonas reinhardtii, i ricercatori dell’Enea e dell’Ire hanno introdotto il gene che caratterizza una delle proteine dell’HPV in grado di causare la proliferazione incontrollata di tumori, la proteina E7. Con un’opportuna modifica genetica, la proteina prodotta dalla microalga ha mantenuto la sola proprietà di indurre una risposta immunitaria (abolendo, invece, quella specificamente oncogenica).

Il 60% delle cavie vaccinate con la proteina E7 prodotta da Chlamydomonas non ha sviluppato il tumore durante le 13 settimane successive all’iniezione di cellule tumorali.

“Da più di 13 anni abbiamo sviluppato nuove formulazioni terapeutiche, partendo dal concetto che le piante possono essere pensate come una biofabbrica”, spiega Rossella Franconi del Laboratorio di Biotecnologie dell’ENEA. “E’ un settore che viene seguito da più parti da diversi anni. Questo lavoro è un passo avanti, proprio perché le microalghe sono un sistema di produzione sicuro, sterile, che apre la strada, ci auguriamo verso la sperimentazione clinica e una diffusione di farmaci a basso costo”.

Soprattutto nei Paesi latino-amercani, infatti, il tumore al collo dell’utero rappresenta un allarme e un’emergenza, che rende necessario la disponibilità di terapie accessibili a tutti.

Autori: 
Sezioni: 
Medicina

prossimo articolo

Le auto elettriche sono inevitabili, per fortuna

posteggio auto elettrica

La modifica del divieto europeo di vendita dal 2035 di auto termiche ci dà l'opportunità di guardare ai dati degli ultimi anni e capire che la transizione verso l'auto elettrica è ormai ineluttabile. Costa sempre meno, aumentano i punti di ricarica e se ne producono sempre di più. Ora le case automobilistiche europee dovranno ridurre le emissioni allo scarico del 90% e non più del 100%: ma, anche se un quota potrà essere coperta da e-fuel, biocarburanti e acciaio a più basse emissioni, il grosso dovrà necessariamente provenire dall'elettrico.

Immagine: Pixabay

L’obbligo europeo di non vendere più auto a combustione interna dal 2035 in poi è stato modificato. Sia chiaro, secondo la vecchia indicazione, dal 2035 in poi si sarebbe comunque potuto circolare ancora con auto a benzina: lo stop era previsto solo per la vendita. Proprio per rendere graduale il passaggio. Ora non più.