fbpx Il pac-man dei rifiuti tossici | Scienza in rete

Il pac-man dei rifiuti tossici

Read time: 2 mins

Chi non ricorda Pac-man, il protagonista di un famoso video gioco degli anni ’80 che doveva mangiare più palline possibile? Ecco, immaginatene uno infinite volte più piccolo, capace di ingoiare e intrappolare al suo interno lo iodio gassoso che si trova nei rifiuti nucleari. Esiste sul serio e non è un video gioco ma un complesso chimico chiamato MOF (dall’inglese metal-organic framework) che elimina le molecole radioattive di iodio rendendo i rifiuti tossici riciclabili e più sicuri in caso d’incidente al reattore. La famiglia dei MOFs è stata inventata da un gruppo di ricercatori della Sandia National Laboratories (USA), che lavorano su questo progetto ormai da anni e lo zeolite, l’ultimo della categoria, è stato reso noto in due articoli pubblicati da poco sul Journal of the American Chemical Society

I MOFs sono strutture di materiale organico altamente porose legate a un metallo interno, e i loro componenti cambiano a seconda delle sostanze con cui devono interagire. Lo zeolite in particolare è uno dei primi progettati con l’intento di assorbire lo iodio radioattivo e ha al suo interno un atomo di argento, vero artefice della cattura del gas. La scoperta potrebbe essere utile sia per riciclare i rifiuti con scorie nucleari, sia per ripulire i reattori in seguito a un incidente. L’obiettivo di Tina Nenoff e i suoi colleghi della Sandia era trovare una metodologia per una selettiva separazione delle molecole di iodio dal resto del carburante, in modo da poterlo riutilizzare e diminuire la quantità di rifiuti tossici che si accumulano nell’ambiente. Il MOF e lo iodio sono poi incorporati in rifiuti di vetro per una conservazione a lungo termine, più sicura.

I ricercatori della Sandia stanno ancora lavorando per perfezionare questa nuova classe di composti ma la scoperta è importante perché apre la strada a un nuovo modo di gestire i rifiuti tossici nucleari, più efficace delle moderne tecnologie attualmente in uso.

1] New Material to Remove Radioactive Gas from Spent Nuclear Fuel. ScienceDaily (Jan. 24, 2012)
2] Chapman KW, Sava DF, Halder GJ, et al. Trapping guests within a nanoporous metal-organic framework through pressure-induced amorphization. J Am Chem Soc 2011;133:18583-5. Epub 2011
3] Sava DF, Rodriguez MA, Chapman KW, et al. Capture of volatile iodine, a gaseous fission product, by zeolitic imidazolate framework-8. J Am Chem Soc 2011;133:12398-401. Epub 2011

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Inquinamento

prossimo articolo

Rapporto delle Nazioni Unite: la parità di genere è ancora lontana per tantissime donne

parità di genere

Invece di polemiche ideologiche, ogni tanto fa bene dare un’occhiata ai numeri. Ogni giorno 800 donne muoiono durante il parto, altre 200 non possono prendere decisioni sulla propria salute né dire di no ai rapporti sessuali con il partner e quasi una donna su dieci al mondo non può scegliere se usare o meno metodi contraccettivi. Sono solo alcuni dei dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione uscito da poco. Che mostra che in alcuni campi non si sono fatti progressi o addirittura si è regrediti.

Oggi nel mondo quasi una donna su dieci non può scegliere se usare o meno metodi contraccettivi. Ogni giorno 800 donne muoiono durante il parto, altre 200 non possono prendere decisioni sulla propria salute né dire di no ai rapporti sessuali con il marito o il partner. Su un altro fronte, l’omofobia costa al mondo 126 miliardi di dollari all’anno, mentre il miglioramento delle condizioni legali per le persone LGBTQIA+ è associato a un aumento di 2.000 dollari del PIL pro capite.