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Il gusto dell'universo a Expo 2015

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Il gusto dell'universo
Un evento dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nell'ambito del calendario di Expo in Città

25 settembre 2015 ore 21.00

EXPO GATE - Spazio Sforza

Uno show semiserio a base di invenzioni culinarie per parlare di fisica e di universo, in cui lo chef a due stelle Michelin Moreno Cedroni presenterà, eseguendone la preparazione dal vivo, alcune sue originali creazioni, ispirate al fascino delle più recenti scoperte della fisica. Durante la serata sarà così possibile assaggiare la mousse alla materia oscura o le scorzette del bosone di Higgs. Ma se il vostro palato non bastasse a farvi gustare le idee dei fisici, il presidente INFN Fernando Ferroni, fisico e appassionato di cucina, vi racconterà cosa sappiamo e quanto invece ancora ignoriamo del nostro universo. E si presterà a giocare con le interpretazioni culinarie della fisica, spiegandovi perché i fisici sono sempre anche un po’ cuochi. Il tutto condito dall’ironia di un conduttore d’eccezione: Neri Marcorè.

L'evento sarà trasmesso in streaming su Scienzainrete.

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Come cominciano i terremoti

faglia di terremoto

Analizzando i primi secondi delle onde P, le prime a essere registrate dai sismometri durante un terremoto, un gruppo di ricercatori ha mostrato che è possibile stimare la magnitudo del terremoto. Il loro risultato si aggiunge al lungo dibattito sulla natura deterministica dei fenomeni di rottura all’origine dei terremoti e dunque sulla loro prevedibilità e ha implicazioni per i sistemi di allerta sismica precoce.

Nell'immagine due geologi dell'USGS misurano una rottura di faglia causata dai terremoti di Ridgecrest in California nel 2019. Foto di Ben Brooks/USGS (CC0).

È possibile prevedere la magnitudo di un terremoto osservando le onde sismiche nei loro primissimi istanti? Gli scienziati dibattono da decenni intorno a questa domanda, che è centrale per la progettazione dei sistemi di allerta sismica precoce.

Uno studio pubblicato recentemente da un gruppo di sismologi dell'Università di Napoli Federico II mostra che è possibile, analizzando circa 7000 mila onde sismiche relative a 200 terremoti avvenuti in tutto il mondo con magnitudo tra 4 e 9.