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ANNUNCIATO IL VINCITORE DEL PREMIO BASSOLI

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Comunicato stampa


E’ stato annunciato oggi, durante il Welcome Day della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste il vincitore della prima edizione del premio dedicato alla memoria di Romeo Bassoli, giornalista scientifico di grande levatura, per molti anni capo dell’Ufficio Comunicazione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e docente del Master in Comunicazione Scientifica della SISSA. Il premio della prima edizione, dedicata alla fisica delle particelle, è stato assegnato al progetto Meet my particles di Roberta Fulci, per la realizzazione di cinque audio documentari sula fisica delle particelle, con interviste e testimonianze raccolte nei principali laboratori dell’INFN e al CERN di Ginevra.
Il premio istituito dall’INFN e dalla SISSA di Trieste intende valorizzare progetti e ricerche sulle testimonianze orali della scienza, puntando alla costruzione di un archivio di racconti audio e video sui contenuti, le persone e gli aspetti sociali e umani legati alla ricerca scientifica. Il premio si inserisce nell'ambito del progetto 'Memorie di scienza' promosso dall’agenzia di comunicazione Zadig e dal circolo Gianni Bosio. Roberta Fulci, matematica di formazione ed ex allieva del master in comunicazione scientifica della SISSA, è redattrice e conduttrice di Radio3Scienza.

 

Ufficio Comunicazione INFN

Sezioni: 
Comunicazione della scienza

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Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.