fbpx Ebola: Zmapp salva le scimmie infette | Page 3 | Scienza in rete

Ebola: Zmapp salva le scimmie infette

Read time: 2 mins

Il farmaco Zmapp, prodotto dalla Mapp Biopharmaceutical, è in grado di proteggere completamente le scimmie contro il virus dell’Ebola.

A riferirlo è uno studio appena pubblicato sulla rivista Nature. I risultati di questa ricerca arrivano il giorno dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avvertito che l’epidemia di Ebola, che ha ucciso più di 1.500 persone, sta peggiorando e potrebbe infettare 20.000 persone prima che finisca.
Lo studio in questione è molto importante perché ZMapp rappresenta la grande speranza per la cura dell’Ebola. E’ nella lista dei farmaci sperimentali che l’OMS ha autorizzato a utilizzare.
“Nelle particolari circostanze di questa epidemia e purché siano soddisfatte determinate condizioni è etico offrire interventi non ancora testati e la cui efficacia ed effetti secondari non sono conosciuti, come potenziale trattamento o a titolo di prevenzione" , hanno spiegato gli esperti dell’OMS.

Zmapp, finora, è stato dato a sette persone: due statunitensi e tre operatori sanitari africani, un'infermiera inglese e un prete spagnolo. Tre dei pazienti sono ancora in trattamento, due sono guariti e due sono morti. Questi casi, però, non sono considerati rappresentativi perché limitati e troppo diversi l’uno dall’altro. Il farmaco non è mai stato testato estesamente sugli esseri umani e ci vorranno mesi affinché il farmaco venga considerato sicuro ed efficace, ma proprio questo nuovo studio sui primati potrebbe dare nuova linfa alla speranze sull’efficacia del farmaco.

Nello studio, ideato e condotto in parte dagli scienziati della Mapp farmaceutici, i primati hanno ricevuto tre dosi del farmaco tre, quattro o cinque giorni dopo che sono stati infettati con il virus Ebola.
Tutti gli animali che hanno ricevuto il farmaco sono sopravvissuti, non importa quando è iniziato il loro trattamento; mentre le tre scimmie che non sono state trattate sono morte.
“Si tratta di un grande passo in avanti. Fatico a credere che questo farmaco non possa avere un’utilità sostanziale nel combattere ebola negli esseri umani” ha affermato Thomas Geisbert, dell’Università del Texas, che ha contribuito ad esaminare le conclusioni dell’articolo per Nature.

Più cauti gli autori della ricerca che sottolineano la necessità di ulteriori studi per avere la certezza che il farmaco sia efficace anche negli esseri umani. Attualmente si ritiene che siano necessarie tre dosi per curare una persona, ma non ci sono ancora certezze su come reagirà il corpo umano al farmaco. 

Autori: 
Canali: 
Dossier: 
Free tag: 
Pandemie

prossimo articolo

Le auto elettriche sono inevitabili, per fortuna

posteggio auto elettrica

La modifica del divieto europeo di vendita dal 2035 di auto termiche ci dà l'opportunità di guardare ai dati degli ultimi anni e capire che la transizione verso l'auto elettrica è ormai ineluttabile. Costa sempre meno, aumentano i punti di ricarica e se ne producono sempre di più. Ora le case automobilistiche europee dovranno ridurre le emissioni allo scarico del 90% e non più del 100%: ma, anche se un quota potrà essere coperta da e-fuel, biocarburanti e acciaio a più basse emissioni, il grosso dovrà necessariamente provenire dall'elettrico.

Immagine: Pixabay

L’obbligo europeo di non vendere più auto a combustione interna dal 2035 in poi è stato modificato. Sia chiaro, secondo la vecchia indicazione, dal 2035 in poi si sarebbe comunque potuto circolare ancora con auto a benzina: lo stop era previsto solo per la vendita. Proprio per rendere graduale il passaggio. Ora non più.