fbpx La sfida del drago | Scienza in rete

La sfida del drago

Read time: 2 mins

MateFitnessUn cavaliare e un drago si sfidano a duello.
Ci sono nel loro reame sette pozzi, numerati da 1 a 7, tutti avvelenati.
Se bevi da un pozzo, morirai dopo un giorno, e l'unico antidoto è l'acqua di un pozzo dal numero più alto: in questo modo i due veleni si neutralizzano a vicenda.
La sfida è la seguente: ciascuno darà da bere all'altro un bicchiere d'acqua.
Chi di loro sarà vivo dopo un'ora sarà il vincitore.
'Il settimo pozzo è su un'alta montagna che il cavaliere non può scalare' pensa il drago.
'Ma io so volare.
Quindi l'acqua che mi porterà verrà necessariamente da un pozzo dal numero minore di 7, e per sopravvere mi basterà bere poi dal settimo pozzo.
Mentre io gli posso portare dell'acqua dal settimo pozzo, per cui non c'è antidoto'.
Il drago è quindi certo di avere la vittoria in tasca.
Il giorno del duello, ciascuno beve l'acqua datagli dell'altro.
Dopo un giorno, il drago è morto, mentre il cavaliere rimane in vita.

Come ha fatto a vincere il duello?

La sfida del drago


Il primo che pubblica nel commento la soluzione corretta e una breve
spiegazione verrà premiato con un INGRESSO GRATUITO* a:

MateFitness, la palestra della matematica
Spazio didattico di Palazzo Ducale (cortile maggiore)
Piazza Matteotti 26r
Tel. 010 5574004
Genova

I commenti e il nome del vincitore verranno pubblicati tra 14 giorni quando
sotto l'indovinello successivo comparirà
la soluzione di questo indovinello.

*Ogni utente potrà ricevere al massimo 2 ingressi gratuiti

SOLUZIONE DE "Le pagnotte

Verrà probabilmente da dire che al primo spettano 5 monete e al secondo 7, ma in realtà non è così!
Ciascun viaggiatore ha mangiato 4 pagnotte.
Il primo mangia 4 delle sue, e ne rimane 1.
Il secondo ne mangia 4 e ne rimangono 3.
Le pangotte rimaste le mangia il terzo: quindi ha mangiato 4 pagnotte, di cui 1 del primo e 3 del secondo.
Al primo quindi spetta 1/4 delle monete, cioè 3, e al secondo spettano quelle rimaste, cioè 9.

             COMPLIMENTI A LiberaMente PER AVER DATO PER PRIMO LA RISPOSTA CORRETTA!


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Dopo l’alluvione dell’Emilia Romagna va ripensato tutto

Evento eccezionale ma non irripetibile, l'alluvione che ha allagato un terzo della pianura romagnola, con altissimi costi umani ed economici, sfida i luoghi comuni e i vecchi modi di agire. D’ora in poi deve essere chiaro che questi eventi estremi non saranno evitabili. Si dovrà imparare a conviverci preparandosi meglio, e soprattutto mettendo in atto misure più radicali e adatte al cambiamento climatico in atto, come ridare spazio ai fiumi allontanando case e stabilimenti dal loro alveo, e applicare soluzioni “basate sulla natura”. Immagine: tratta dal video di The Walking Nose "La mia alluvione" su Youtube.

Era già tutto previsto. L’allerta meteo, idrogeologica e idraulica di lunedì 15 maggio 2023, dopo una prima sottovalutazione, aveva dato un allarme forte e chiaro. A cominciare dal giorno dopo una valanga d’acqua si sarebbe riversata sulla Romagna e un tratto dell’Emilia, con rischio altissimo di frane e inondazioni. La protezione civile, i vigili del fuoco, la guardia di finanza, gli addetti al consorzio di bonifica, i volontari.