fbpx I supercomputer hanno un nuovo re | Page 2 | Scienza in rete

I supercomputer hanno un nuovo re

Primary tabs

Read time: 2 mins

La nuova classifica mondiale dei computer più potenti, rilasciata nei giorni scorsi, vede al primo posto il supercomputer Titan, un sistema Cray XK7 installato presso l'Oak Ridge National Laboratory in Tennessee.
Annunciata ufficialmente nell'ambito della SC12 International Conference for High Performance Computing, Networking, Storage and Analysis in corso a Salt Lake City, la nuova lista dei 500 computer più potenti al mondo sostituisce quella di sei mesi fa, che vedeva dominatore assoluto il supercomputer Sequoia, un sistema IBM BlueGene/Q in servizio presso il Lawrence Livermore National Laboratory. Mentre lo scorso giugno la velocità di calcolo di Sequoia, verificata con i cosiddetti Linpack benchmarks, raggiungeva i 16.32 Petaflop/s, il nuovo capoclassifica ha mostrato una prestazione di 17.59 Petaflop/s, ma i progettisti ritengono che Titan potrebbe teoricamente raggiungere l'incredibile velocità di 27 Petaflop/s.
Gran parte di questa potenza di calcolo è dovuta all'innovativa struttura, che utilizza in modo intensivo tecnologie inizialmente sviluppate in sistemi per videogiochi quali Xbox 360 e PlayStation3. Titan, infatti, affianca alle tradizionali CPU (central processing unit) le innovative GPU (graphic processing unit), create proprio per gestire le particolari necessità di calcolo richieste dai videogames. Il supercomputer comprende 18.688 nodi di calcolo, ciascuno dei quali è costituito da un processore 16-core AMD Opteron 6274 e un acceleratore NVIDIA Tesla K20X, il tutto supportato da 710 terabytes di memoria e governato da un sistema operativo basato su Linux.
All'Oak Ridge National Laboratory la mostruosa potenza di calcolo di Titan sarà destinata soprattutto a supportare le ricerche in campo energetico e nello studio di nuovi materiali.

ORNL - Top500.org

Autori: 
Sezioni: 
Computer

prossimo articolo

Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC): un'analisi giuridica e scientifica

Il 20 febbraio scorso è stato pubblicato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC). In considerazione dell’importanza del documento e della rilevanza degli aspetti giuridici e scientifici coinvolti, la direzione della Rgaonline e la redazione di Scienza in rete, due riviste che, nei diversi settori del diritto e dell’informazione scientifica, da tempo collaborano condividendo articoli, contributi e riflessioni in materia di ambiente, hanno deciso di organizzare un esame congiunto del Piano.