fbpx Radiocarbonio più preciso | Scienza in rete

Radiocarbonio più preciso

Read time: 2 mins

Ormai da decenni il metodo di datazione al radiocarbonio viene utilizzato con successo da archeologi, geologi e quant'altri hanno la necessità di collocare un evento in un momento cronologico il più possibile preciso. Il guaio maggiore di questo metodo sta nel fatto che l'ammontare di carbonio 14 in atmosfera - elemento chiave del metodo - presenta fluttuazioni che rischiano di compromettere il risultato finale.

La datazione, infatti, si fonda sulla misurazione del decadimento radioattivo di questo elemento: valutando quanto ne rimane nei tessuti che un tempo l'avevano inglobato (assorbendolo dall'anidride carbonica atmosferica) porta a stabilire quanto tempo fa è cessato tale assorbimento, in altre parole quando il tessuto ha cessato di vivere.

Indispensabile, dunque, poter contare su curve di calibrazione che tengano conto delle variazioni in atmosfera della disponibilità di carbonio 14. Si tratta di una calibrazione delicata e complessa che chiama in causa e si armonizza con tutti gli altri metodi di datazione.

Dagli anni Ottanta il gruppo di ricerca INTCAL è al lavoro per affinare l'attendibilità del metodo estendendo quanto più possibile il suo intervallo di validità e nei giorni scorsi ha pubblicato sulla rivista specializzata Radiocarbon una nuova curva di calibrazione. Non solo con la nuova calibrazione, chiamata INTCAL09, ora si riesce a coprire un'epoca di 50 mila anni - la precedente curva pubblicata nel 2004 si estendeva fino a 26 mila anni fa - ma promette di essere anche molto più accurata.

Non si tratta, comunque, dell'ultima parola in materia. Il team, infatti sta già lavorando alla prossima edizione, prevista per il 2011.

Fonti: Science Now; Radiocarbon

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Fisica

prossimo articolo

Diritto all'aborto in Italia: dibattito, restrizioni e impatti sulle donne

Mano femminile che tiene un test di gravidanza positivo

Il 23 aprile è stata approvata la legge che consente l'inserimento delle associazioni pro-vita nei consultori. Le restrizioni sull'aborto (la cui legge al riguardo è già gravata da vincoli e limitazioni significativi) possono avere effetti gravi sul benessere fisico e psicosociale delle donne: l'aborto è un diritto che non dev'essere gravato da ulteriori restrizioni, mentre molto si potrebbe fare per migliorare la legislazione attuale, così da garantire davvero il diritto delle donne a scegliere e l'accesso sicuro all'aborto.

Il tema dell’aborto ha acceso ancora una volta il dibattito politico e pubblico in Italia, contrapponendo chi considera questa pratica moralmente inaccettabile e chi considera il mantenimento e la promozione della libertà riproduttiva di ogni donna una priorità.