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Pioggia metallica

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Una sottile coltre di osmio riveste il pianeta. Il metallo della famiglia del platino è stato infatti ritrovato, seppure in piccolissime quantità, in tutti i campioni di acqua piovana o di neve provenienti dalle diverse parti del mondo, dagli Stati uniti all'India, dall'Olanda all'Antartide. Per risalire all'origine del metallo, i ricercatori del Dartmouth College di Hanover, nel New Hampshire, hanno esaminato la percentuale dei diversi isotopi nei campioni, elemento da cui è possibile verificare la sua provenienza. La quota di osmio derivata dalla polvere cosmica è risultata insignificante, così come di scarso rilievo è quella originata dalle eruzioni vulcaniche e dagli scarichi delle auto. A far a parte del leone sono invece probabilmente i processi di smaltimento del metallo, componente essenziale delle marmitte catalitiche. "L'interesse del nostro studio sta nella diffusione ubiquitaria dell'osmio" precisa Mukul Sharma, che ha coordinato il lavoro. "Ciò non significa che il fenomeno debba destare preoccupazione: le sue quantità sono talmente minime che abbiamo dovuto mettere a punto un'apposita tecnica per rilevarlo e non ci sono dati che possa provocare danni alla salute".

Proc Natl Sci USA 2009 advance online publication doi: 10.173/pnas.0811803106

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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

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Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.