Fergus McAuliffe ha vinto la finale mondiale di FameLab 2013. Le finali, come da tradizione, si sono svolte a Cheltenham e hanno visto la partecipazione di 21 concorrenti provenienti da tutto il mondo.
Il vincitore di questa edizione è un giovane dottorando dell’Università
di Cork, che si occupa di sistemi di fitodepurazione. Ha sbaragliato la
concorrenza parlando di una specie di rane canadesi e della loro particolare fisiologia.
Queste rane infatti, hanno una caratteristica eccezionale: a temperature sotto
zero si congelano, restano in ibernazione anche per mesi, e col caldo
«rinascono» nel giro di poche ore. Il processo è semplice: il ghiaccio si forma
prima sotto la pelle, poi penetra nelle arterie e le vene e ferma, ma non
distrugge, il cuore e il cervello. Non li distrugge perché le cellule della
rane boschive si proteggono con un anticongelante naturale.
McAuliffe ha spiegato anche, sempre in tre minuti, perché
il corpo umano non ha opportunità simili. La risposta sta nella differenza della
composizione delle cellule umane e di rana.
"Come scienziato, devo dire d’imparare a essere concreti
e obiettivi, ma quando ci esibiamo davanti a un pubblico la scienza può essere
raccontata, invece, in modo divertente e ironico”, ha detto McAuliffe subito dopo
la proclamazione.
Il secondo posto è andato al croato Andrea Gelemanović,
che ha raccontato dei batteri e delle cellule microbiche presenti nel corpo umano.
“La scelta è stata molto difficile”, ha spiegato il fisico britannico Kathy
Sykes, fra i componenti della giuria, "tutte le performance erano di
altissimo livello e competenza condite, inoltre, da una buona dose d’ironia".
Gli altri finalisti nei loro talk hanno toccato svariati campi
del sapere: dal bacio che può "catturare" il cancro, alla dieta della
madre che può influenzare la salute dei futuri figli, fino agli strumenti
quotidiani utilizzati da uno scienziato aerospaziale. La “nostra” Ilaria Zanardi,
pur riscuotendo un buon gradimento da parte degli addetti ai lavori si è
fermata alle semifinali. FameLab è arrivato alla sua nona edizione. Anno dopo
anno, è aumentato l’entusiasmo e la partecipazione intorno a questa
manifestazione che ha come obiettivo il cercare di raccontare la scienza in
maniera semplice e divertente.
