fbpx La vita senza ossigeno | Scienza in rete

La vita senza ossigeno

Primary tabs

Read time: 1 min

Ci hanno sempre detto che l'ossigeno è indispensabile per la vita – almeno per quella che si è sviluppata sul nostro Pianeta per gli organismi pluricellulari – ma forse l'affermazione va un po' aggiustata. Un team di ricercatori, infatti, ha scoperto in fondo al Mediterraneo un organismo pluricellulare che prospera in completa assenza di ossigeno.
L'obiettivo di Roberto Danovaro, direttore del Dipartimento di Scienze del Mare presso l'Università Politecnica delle Marche, e dei suoi collaboratori era quello di studiare i cosiddetti DHABs (deep hypersaline anoxic basins) nelle profondità del Mediterraneo alla ricerca di tracce di vita. Con loro stupore si sono imbattuti in organismi pluricellulari appartenenti al gruppo dei Loriciferi che, nonostante la mancanza di ossigeno, sono metabolicamente attivi e apparentemente in grado di riprodursi.
“Si pensava che ambienti così estremi fossero abitati solo da virus, batteri e archei – ha dichiarato Danovaro – e che i corpi degli esseri pluricellulari trovati in passato fossero sprofondati dagli strati marini superiori ricchi di ossigeno. I nostri risultati indicano che gli organismi che abbiamo scoperto sono vivi. Alcuni di essi, infatti, contengono uova.”
La scoperta è stata pubblicata su BMC Biology.

BioMed Central - Science Daily

Autori: 
Sezioni: 
Indice: 
Biologia

prossimo articolo

La migrazione sanitaria in Italia, spiegata bene

mappa italia con aereo in volo da sud verso nord

Periodicamente la mobilità sanitaria, cioè il trasferimento delle persone dalla propria Regione a un’altra per ricevere le cure di cui hanno bisogno approda sui media con toni apocalittici. Ma di che cosa parliamo? E quali sono gli aspetti davvero problematici capaci di generare costi ingiustificati e diseguaglianze?

Il fenomeno della migrazione sanitaria definisce lo spostamento di cittadini da una Regione all’altra per ricevere assistenza. Il termine tecnico che la definisce è però mobilità sanitaria. Probabilmente il termine migrazione trova largo uso perché giornalisticamente più accattivante e perché caratterizza meglio la componente più significativa dei flussi di mobilità: lo spostamento massiccio di pazienti dal Sud al Nord.