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Il gusto dell'universo a Expo 2015

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Il gusto dell'universo
Un evento dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nell'ambito del calendario di Expo in Città

25 settembre 2015 ore 21.00

EXPO GATE - Spazio Sforza

Uno show semiserio a base di invenzioni culinarie per parlare di fisica e di universo, in cui lo chef a due stelle Michelin Moreno Cedroni presenterà, eseguendone la preparazione dal vivo, alcune sue originali creazioni, ispirate al fascino delle più recenti scoperte della fisica. Durante la serata sarà così possibile assaggiare la mousse alla materia oscura o le scorzette del bosone di Higgs. Ma se il vostro palato non bastasse a farvi gustare le idee dei fisici, il presidente INFN Fernando Ferroni, fisico e appassionato di cucina, vi racconterà cosa sappiamo e quanto invece ancora ignoriamo del nostro universo. E si presterà a giocare con le interpretazioni culinarie della fisica, spiegandovi perché i fisici sono sempre anche un po’ cuochi. Il tutto condito dall’ironia di un conduttore d’eccezione: Neri Marcorè.

L'evento sarà trasmesso in streaming su Scienzainrete.

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Giornata storica il 13 maggio: Vittoria Brambilla e Fabio Fornara di Unimi hanno messo a dimora le prime piantine di riso geneticamente editate TEA (tecniche CRISPR di evoluzione assistita) per resistere a parassiti come il brusone senza usare fitofarmaci, nella campagna pavese di Mezzana Bigli. Si tratta di una sperimentazione, ma in campo aperto, il primo consentito in Italia. Il permesso è fino a fine anno, ma prorogabile in attesa delle nuove regole europee. All'evento erano presenti una piccola folla di amici delle biotecnologie, tra cui spiccano la senatrice a vita Elena Cattaneo e Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni. Era presente anche la giornalista Anna Meldolesi, che firma l'articolo, e il ricercatore CNR Roberto Defez, nella foto insieme a Vittoria Brambilla. Credito foto: Associazione Luca Coscioni.

La rete delimita ventotto metri quadrati di nudo terreno, in mezzo alla campagna pavese. Al suo interno si muove una decina di ricercatrici e ricercatori dell’Università di Milano. Il computer portatile appoggiato a terra mostra lo schema delle parcelle. Un metro viene srotolato per segnare le coordinate sulle zolle.