fbpx Gli IgNobel ospiti al Perugia Science Fest | Page 2 | Scienza in rete

Gli IgNobel ospiti al Perugia Science Fest

Read time: 2 mins

Gli IgNobel sbarcano al Perugia Science Fest, che dedica alle “Passioni” la sua undicesima edizione. Appena reduci da Harvard, dove sono stati premiati pochi giorni fa, i vincitori dei riconoscimenti assegnati annualmente per risultati scientifici apparentemente inutili o ridicoli, saranno a Perugia sabato 28 settembre (ore 21, Sala dei Notari), per ricordare al pubblico che la ricerca, quando viene condotta con rigore e sistematicità, può dare risultati interessanti anche se cerca risposte a domande assurde.


Con una buona dose di autoironia, Marc Abrahams (ideatore del premio), Kees Moeliker (Ig Nobel Prize winner 2003 per aver documentato il primo caso ufficiale di necrofilia omosessuale fra i germani reali) e Alberto Minetti (Ig Nobel Prize winner 2013 per aver dimostrato che si può camminare sull’acqua in condizioni di gravità ridotta), dimostreranno che, se si suscita il sorriso, è più facile richiamare l’attenzione sui grandi e complessi temi della Scienza. Sul palco, anche i vincitori di FameLab 2013 (l’X-factor dei ricercatori) che, dialogando con gli IgNobel, lanceranno l’edizione 2014 del talent show scientifico che il prossimo anno toccherà Ancona, Genova, Milano, Napoli, Perugia, Trento e Trieste.  

 “Per comunicare in modo diretto ed efficace – sottolinea Leonardo Alfonsi, Direttore del Festival e Presidente di Eusea (European Science Events Association) -, la Scienza deve scendere dalla cattedra e saper anche sorridere di se stessa”. Dimostrare che il mondo della Scienza è accessibile a tutti è la sfida che Psiquadro porta avanti da più di dieci anni, sostenuto da un ampio parterre d’istituzioni e sponsor: UE, Regione Umbria - Fondo Sociale Europeo, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Comune di Perugia, Camera di Commercio di Perugia, Università degli Studi di Perugia, Confindustria Umbria, più svariate aziende innovative nel settore.

La Scienza, dunque, si prepara a irrompere in strada: introdotti da un comunicatore scientifico, i ricercatori del progetto I-Move della Regione Umbria, esporranno i risultati dei loro studi per le vie del centro storico con performance di una manciata di minuti. Da non perdere neppure le animazioni scientifiche che il 28 settembre animeranno la Notte bianca del Distretto del Sale (fra Sant’Ercolano e Corso Cavour) e l’osservazione nel Planetario mobile in Piazza Matteotti che ospiterà anche una mostra fotografica dell’INAF, l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Calato il sipario sul Perugia Science Fest, la Scienza che entusiasma e che appassiona continua tutto l’anno nelle scuole, con i laboratori didattici proposti da Psiquadro, in tutta l’Italia con FameLab, promosso in diversi Paesi europei dal British Council.

Autori: 
Sezioni: 

prossimo articolo

Alimentazione sostenibile: imparare dalla preistoria

Dimostrazione cottura preistorica

Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.