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Decifrato genoma del pomodoro

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Questo risultato dimostra l’elevato potenziale della ricerca biotecnologica italiana, che è in grado di competere a livello internazionale e di collaborare con i più prestigiosi gruppi di ricerca. Ecco perché è determinante operare per favorire l’innovazione in questo settore, che negli ultimi anni ha potuto raggiungere successi importanti” commenta Alessandro Sidoli, Presidente di Assobiotec - l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie - che fa parte di Federchimica, a proposito del sequenziamento del genoma del pomodoro, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature da un gruppo di ricerca coordinato dall’italiano Giovanni Giuliano dell’Enea, insieme con l’israeliano Dani Zamir.

“Sono infatti frutto della ricerca italiana successi come il sequenziamento del genoma della vite, del pesco, della fragola e del riso; ed è recentissima la scoperta delle basi molecolari di una grave malattia che falcidia le coltivazioni del kiwi in Italia” prosegue Sidoli. “Questo recente lavoro apre nuove prospettive nel breeding assistito, che consentirà di ottenere pomodori più resistenti a parassiti e siccità, più saporiti e nutrienti e che durano più a lungo. Tutto questo è ricerca biotecnologica, che contribuisce in modo significativo al progresso della filiera agro-alimentare mondiale e che potrebbe portare al miglioramento delle coltivazioni più caratteristiche del nostro Paese”.

L’augurio è che la ricerca pubblica e privata in ambito biotecnologico possa ricevere anche in Italia quel sostegno indispensabile per continuare a mantenere il suo ruolo di primo piano nell’innovazione della filiera agro-alimentare

Fonte: Assobiotech

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L’Europa è impreparata per affrontare i rischi climatici

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Sebbene l’Europa sia il continente che sta registrando i più rapidi aumenti delle temperature a livello globale, al momento è impreparata ad affrontarne le conseguenze. I rischi climatici minacciano molteplici ambiti: sicurezza energetica e alimentare, gli ecosistemi, le infrastrutture, le risorse idriche, la salute dei cittadini. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), molti di questi rischi hanno già raggiunto livelli critici, che potrebbero diventare catastrofici in assenza di interventi rapidi. Il report European Climate Risk Assessment (EUCRA) evidenzia come la combinazione tra i pericoli climatici e i pericoli non climatici accresca complessivamente i rischi economici, sociali e ambientali a cui la collettività è esposta. Inoltre, il report mette in luce i collegamenti tra diversi rischi e la loro capacità di diffondersi sia da un settore a un altro sia da una regione all’altra.

Photo by Kelly Sikkema on Unsplash

Il primo marzo scorso l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ha pubblicato i risultati della prima valutazione europea dei rischi climatici, European Climate Risk Assessment (EUCRA). Il report evidenzia che le politiche e gli interventi di adattamento adottate in Europa non procedono con la stessa rapidità con cui stanno evolvendo i rischi climatici.