Dal 4 al 6 settembre, si terrà al Parco tecnologico di
Pula e all’Istituto Europeo di Design di Cagliari, il primo corso sulle nuove
tecniche per l’insegnamento delle scienze, al quale parteciperanno oltre 40
insegnanti provenienti dalle scuole primarie di tutta la Sardegna.
L’iniziativa
rientra all’interno di un vasto programma di divulgazione scientifica che
Sardegna Ricerche ha avviato nel 2013 con il contributo dell’Assessorato
regionale alla Programmazione.
Secondo un rapporto dell’Unione Europea il declino
dell’interesse per le scienze e l’insufficiente cultura scientifica dei
cittadini dell’Unione hanno tra le loro cause anche l’inadeguato insegnamento
delle scienze fin dalla scuola primaria. Inoltre in Italia, e in particolar
modo in Sardegna, il tasso di dispersione scolastica risulta estremamente
elevato.
Per questi motivi, seguendo le linee guida europee, Sardegna Ricerche
promuove un rinnovamento della didattica delle scienze attraverso
l’introduzione del metodo dell’Enquiry Based Learning (EBL), centrato sulle
esigenze e gli interessi dei bambini e basato sull’esplorazione e
l’osservazione dei fenomeni. Il metodo EBL si basa, inoltre, sul contatto e le relazioni
con altre realtà del territorio. Oltre alle metodologie di
insegnamento dell’EBL, verranno, infatti, presentate le ricerca di punta in Regione, quali
energie rinnovabili, biotecnologie e fisica e astrofisica, con l’obiettivo di
promuovere progetti di visite o di altre attività collegate agli istituti di
ricerca.
Il corso è suddiviso in presentazioni teoriche e in
laboratori pratici, atti a fornire agli insegnanti le basi concettuali
dell’approccio didattico scelto e le idee e strumenti immediatamente
utilizzabili nella pratica scolastica.
Interverranno numerosi esperti di
didattica e divulgazione scientifica, fra i quali Simona Cerrato (SISSA
Medialab), Giorgio Häusermann (Scuola Universitaria Professionale della
Svizzera Italiana) e Marco Miranda (Swiss Science Centre)
