Come contrastare la crisi economica? Anzitutto abolendo il copyright, il sistema di proprietà intellettuale, che disincentiverebbe l'ingresso delle invenzioni nel mercato. È l'idea decisamente controcorrente di due economisti della Washington University di St. Louis (Usa), Michele Boldrin e David K. Levine, espressa nel loro nuovo libro, Against intellectual monopoly, edito da Cambridge University Press.
I due esperti, che sostengono la loro tesi pure nel blog www.Againstmonopoly.org, affermano che la svolta dovrebbe essere operata con urgenza, comparando il monopolio intellettuale a quelli commerciali medievali, che erano deleteri sul piano economico. Boldrin e Levine scrivono: "Per secoli, la causa del progresso economico è stata identificata con il libero commercio. Nei prossimi decenni, tale progresso dipenderà sempre più dalla nostra abilità a ridurre progressivamente e a eventualmente eliminare il monopolio intellettuale".
I due economisti propongono al Congresso Usa che sia garantito il copyright solo in questi casi:
- l'invenzione abbia una validità sociale;
- il copyright con ogni probabilità non blocchi lo sviluppo di innovazioni ancor più valide;
- l'innovazione abbia un positivo bilancio di costo-efficacia.