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Città della Scienza: martedì presentazione del Bando

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Comunicato stampa


 

Presentazione del Bando di Concorso Internazionale per la Progettazione del Science Centre di Città della Scienza di Napoli.

Martedì 25 novembre alle ore 15,30, presso la sala Conferenze Stampa della sede del Parlamento Europeo a Strasburgo, il gruppo di europarlamentari creatosi dopo l’incendio del 4 marzo 2013 ha indetto una conferenza stampa per presentare il Bando per il Concorso internazionale di progettazione del nuovo Science Centre di Città della Scienza. Con il concorso parte il processo di ricostruzione del Museo della Scienza napoletano incendiato nel 2013 e che tanta solidarietà ed attenzione ha suscitato a livello internazionale. Il concorso di progettazione indetto dalla Fondazione IDIS – Città della Scienza, con il supporto e il sostegno della Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti iscritti INARCASSA, ha tra le sue peculiarità quella di incentivare la partecipazione dei giovani architetti.

Al concorso potranno partecipare tutti gli architetti e gli ingegneri che hanno residenza in uno Stato membro dell’Unione Europea e nei Paesi aderenti al WTO. L’avviso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea n. GU/S S218 e sulla Gazzetta Ufficiale Italiana n. 130. Il Bando integrale e gli allegati sono consultabili a questo link.

 

Ufficio Stampa Fondazione Idis - Città della Scienza

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Il progetto  Onfoods in prehistory voleva comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.