La prestigiosa rivista scientifica Science ha proclamato lo studio HPTN052 (in cui si dimostra in modo inequivocabile la capacità della terapia anti-retrovirale di prevenire la trasmissione sessuale di HIV-1) quale “breakthrough” del 2011.1 Inoltre, è di questi giorni l’annuncio del magnate Bill Gates di aver rilanciato con 750 milioni di dollari l’impegno della sua Fondazione nella lotta contro le tre principali “malattie della povertà”: AIDS, malaria e tubercolosi.2 E l’Italia? L’Italia è, per il momento, ferma alla situazione di stasi denunciata lo scorso luglio 2011 da Science3 a pochi giorni dall’inizio della Conferenza Internazionale su HIV/AIDS tenutasi a Roma 20 anni dopo il congresso mondiale di Firenze del 1981. Nell’articolo, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Prof. Enrico Garaci, si diceva fiducioso che l’allora Ministro della Salute avrebbe rilanciato il Piano Nazionale di Ricerca su HIV/AIDS (ProgAIDS), il cui ultimo bando risale al 2009 (vedi articolo di Anita De Rossi, ScienzainRete 10/09/2010), ma nei mesi a seguire non è successo nulla.
Eppure…eppure, nonostante la stasi dei finanziamenti pubblici la ricerca italiana è riuscita in questi ultimi anni a rimanere non solo a galla ma anche a imporsi sulla scena internazionale. A titolo d’esempio, due studi appena pubblicati sul Journal of Immunology5 e il Journal of Infectious Diseases6 identificano, rispettivamente, nuovi geni di resistenza all’infezione da HIV (vedi articolo di Roberta Villa, ScienzainRete, 17/01/2012) e nuovi marcatori genetici di non progressione di malattia in assenza di terapia anti-retrovirale (individui “Long-Term Non Progressors, LTNP”). Quest’ultimo studio del Consorzio internazionale “GISHEAL”, finanziato dalla Commissione Europea, ha potuto avere leadership italiana sulla base dell’esistenza di un network nazionale di studio dei LTNP finanziato dal ProgAIDS (progetto “ELVIS”). Tuttavia, se non sarà rapidamente rilanciato un finanziamento pubblico italiano sulla ricerca su HIV/AIDS in forma di Programma Nazionale o di altro strumento analogo sarà sempre più difficile per molti ricercatori portare avanti le proprie ricerche e partecipare in ruoli leader ai futuri bandi internazionali. Con la conseguenza anche di una loro conversione forzosa, per necessità più che per virtù, su tematiche meglio finanziate.
Il nuovo governo Monti ha già dato segni molto importanti in tempi brevissimi nella direzione del rigore finanziario e sta procedendo con iniziative incalzanti di rilancio e stimolo alla crescita della nazione con particolare riguardo ai giovani e al loro futuro. L’appello al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti Balduzzi e Profumo è di valorizzare l’importante contributo che la comunità scientifica nazionale impegnata con successo da molti anni nella ricerca su HIV/AIDS può dare in termini di ricerca di alta qualità, prestigio e leadership internazionali, soprattutto a livello di Comunità Europea,6 nonché di formazione delle nuove generazioni di medici e ricercatori.
1. J. Cohen, Science 23/12/2011,
334:1628.
2. http://www.reuters.com/article/2012/01/26/us-davos-aids-idUSTRE80P0GL20120126
3. http://news.sciencemag.org/scienceinsider/2011/06/italys-funds-for-hivaids-research.html?ref=hp
4. M. Sironi
et al., J Immunol 2012; 188:818-823.
5. J.
Guergnon et al., J. Infect. Dis. e-pub Jan 2011.
6. Progetti
Europei a leadership italiana su tematiche HIV/AIDS:
- “AVIP” (PI: Barbara Ensoli, Istituto
Superiore di Sanità, Roma) http://ec.europa.eu/research/health/infectious-diseases/poverty-diseases/projects/84_en.htm
- “EPI-VAC” (PI: Giuseppe Scala, Università
Federico II, Napoli) http://ec.europa.eu/research/health/infectious-diseases/poverty-diseases/projects/88_en.htm
- “EUROPRISE” (PI: Rino Rappuoli,
Novartis Vaccines and Diagnostics, Siena) http://www.europrise.org/
- “GISHEAL” (PI: Guido Poli, IRCCS
San Raffaele, Milano) http://www.gisheal.eu/index.php
- “MUVAPRED” (PI: Rino Rappuoli,
Novartis Vaccines and Diagnostics, Siena)
http://www.mucosalimmunity.org/muvapred/
- “NEAT” (PI: Stefano Vella,
Istituto Superiore di Sanità, Roma) http://www.neat-noe.org/
- “NEUTNET” (PI: Gabriella
Scarlatti, IRCCS San Raffaele, Milano) http://ec.europa.eu/research/health/infectious-diseases/poverty-diseases/projects/91_en.htm
- “NGIN” (PI: Gabriella Scarlatti,
IRCCS San Raffaele, Milano) http://www.ngin.eu/
- “PENTA-ECS” e “PENTA-LABNET” (PI: Carlo
Giaquinto, Fondazione Penta – for the treatment and care of children with HIV –
Onlus) http://www.pentatrials.org/
- “SHIVA” (PI: Paolo La Colla,
Università di Cagliari) http://ec.europa.eu/research/health/infectious-diseases/poverty-diseases/projects/86_en.htm
- “VIAV” (PI: Flavia Ferrantelli,
Istituto Superiore di Sanità, Roma) http://ec.europa.eu/research/health/infectious-diseases/poverty-diseases/projects/97_en.htm
(con il contributo di Alessandra Martini, DG “Research and Innovation”, European Commission, Bruxelles e Umberto Bertazzoni, Università di Verona)