fbpx Luce è Energia | Scienza in rete

Luce è Energia

Primary tabs

Read time: 2 mins

La luce del sole è una fonte di energia importante e indispensabile per lo sviluppo e la crescita di molti esseri viventi, che giocano un ruolo fondamentale nella rete trofica. Alcuni organismi, tra cui alghe, batteri rossi e verdi, cianobatteri e piante, utilizzano la luce per produrre l’energia di cui hanno bisogno per lo sviluppo, servendosi di un meccanismo chiamato fototrofia.

Le piante sono organismi fotoautotrofi, cioè utilizzano la luce del sole per produrre energia e liberare ossigeno e sono in grado di trasformare sostanze inorganiche in sostanze organiche. La maggior parte dei vegetali effettuano la fotosintesi clorofilliana: sono dotati di pigmenti, il più importante dei quali è la clorofilla, che assorbono l’energia luminosa e la impiegano per dare il via ad una serie di reazioni chimiche che producono ATP, una molecola ad alta energia, e NADH, un coenzima ossido-riduttivo. ATP e NADH sono indispensabili per trasformare l’anidride carbonica atmosferica in zuccheri e amido, fondamentali per il sostentamento della pianta stessa.

In condizioni di luce scarsa o insufficiente, le piante mostrano segni di crescita anomala, mentre al buio non sono in grado di crescere. Se non ci fosse la luce, dunque, non avremmo le piante, fondamentali non solo per l’ossigeno che respiriamo ma anche per il corretto sviluppo della rete trofica: senza i vegetali non ci sarebbero gli erbivori e di conseguenza i carnivori.

L’uomo negli ultimi decenni è riuscito a sviluppare tecnologie che permettono di utilizzare l’energia del sole in diversi modi. I pannelli fotovoltaici possono essere utilizzati per diversi scopi, come ad esempio, per produrre energia elettrica o riscaldare l’acqua. I ricercatori sono impegnati nella realizzazione di nuove tecnologie alternative che utilizzino la luce come fonte di energia pulita.

Recentemente, ricercatori del Dipartimento di Scienze dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con il Los Alamos National Laboratory hanno sviluppato finestre fotovoltaiche fatte di punti luce. Si tratta di lastre di plastica con speciali nanoparticelle fluorescenti che catturano e concentrano la luce trasformando la finestra in un pannello solare.
Questa nuova tecnologia, che a differenza dei moderni pannelli solari non è tossica, è molto efficace poiché assorbe la luce da tutto lo spettro solare ed è più estetica dei normali pannelli fotovoltaici, è il primo passo che potrà portare allo sviluppo di future città ad energia zero. 

di ELEONORA BENVEGNÙ


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Quando il genere cambia la ricerca

Il premio ATENƏ del CNR valorizza la gendered innovation, premiando i tre migliori prodotti scientifici che abbiano inglobato nel proprio disegno la prospettiva di genere. I lavori premiati appartengono ai tre diversi settori ERC, cioè Scienze fisiche e ingegneria, Scienze della vita e Scienze umane e sociali, e sono esempi di come l’integrazione della prospettiva di genere fornisca risultati che rispondono maggiormente ai bisogni della società e del mondo produttivo.

Immagine di Freepik

I manichini utilizzati più comunemente per i crash test riproducono l’anatomia del corpo medio maschile. Per rappresentare i corpi femminili, si utilizza una versione in scala ridotta di questi stessi manichini. Quando si testa la sicurezza delle automobili, quindi, non ci sono manichini che modellino le forme femminili né la loro tolleranza alle lesioni, la biomeccanica, l'allineamento della colonna vertebrale e così via. La conseguenza è che le donne riportano lesioni più gravi degli uomini in incidenti analoghi.