Manifesto della diversità e dell’unità umana

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Nell’autunno 1938 entrarono in vigore le leggi razziali fasciste. Nel vararle, Mussolini cercò di fondarle, con l’aiuto di qualche scienziato, sul concetto biologico di razza. Secondo gli estensori di un famigerato “manifesto”, che fu pubblicato nell’estate precedente dalla rivista La difesa della razza, le razze umane esistono. Ed esistono anche gerarchie tra di loro. Naturalmente, secondo gli estensori del “manifesto” fascista, la presunta razza italiana era in testa alla gerarchia.