Per capire la portata dei negoziati della COP26 di Glasgow, che entrano ora nella seconda settimana, è necessario riflettere quanto superare la soglie di 1,5°C o di 2°C possa generare punti di non ritorno o meno nel nostro sistema climatico, ma anche quanto i modelli climatici possano aiutare per pianificare azioni di mitigazione e adattamento e, infine, che ruolo hanno le nuove tecnologie in tutto questo. Ne abbiamo parlato con Claudia Tebaldi, statistica al Joint Global Change Research Institute (PNNL), collaboratrice di Climate Central, e autrice principale del primo volume del sesto rapporto IPCC uscito in estate.
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Le voci della scienza - Podcast
Impatti, modelli e tecnologia per capire la COP26 di Glasgow
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L’adattamento al cambiamento climatico nel diritto internazionale
1.I tre livelli dell’adattamento
La disciplina italiana dell’adattamento al cambiamento climatico posta da PNACC si può considerare il terzo livello della regolamentazione di quello che è il secondo pilastro del contenimento del cambiamento climatico.
Il primo è il livello internazionale, dove il riconoscimento dell’adattamento come secondo pilastro della strategia per contenere il cambiamento climatico è giunto a compimento con l’Accordo di Parigi.