All
Concorrenza senza vincoli per migliorare la ricerca
Muoversi fa bene alle cellule
L’esercizio fisico fa bene alle cellule? Pare di sì, e una ricerca pubblicata su Nature spiega perché. I ricercatori hanno infatti individuato un legame tra l’attività motoria e l’autofagia cellulare, processo che permette alla cellula di mangiare parti di se stessa, ovvero riciclare i materiali usati o danneggiati presenti al suo interno per ricavarne nuova energia. Lo studio è stato condotto dalla microbiologa statunitense Beth Levine e dai suoi collaboratori al Southwestern
Ma adesso basta schiaffi ai giovani. Il posto fisso è il vizio dei padri
Il rischio di diluire i fondi se i Prin hanno troppi ricercatori
Quando la laurea si svaluta da sola
Il caso Martone e la piaga dei concorsi
L'uscita di Michel Martone (''Chi si laurea dopo i 28 anni è uno sfigato'') ha finito per spostare su di lui i riflettori dei media. Pur potendo vantare una carriera a dir poco fulminante, avendo vinto un concorso a cattedra universitario alla tenera età di 29 anni, l'esame degli atti del suo concorso mostra qualche anomalia. Infatti, per le due idoneità a professore ordinario messe a concorso nel 2003 dall'Università di Siena, i candidati si ridussero da otto a due; gli altri sei, una volta resa nota la
Proboscidi in Australia
Prevenire e gestire gli incendi boschivi in Australia non è cosa semplice. L’ultima catastrofe si è consumata tre anni fa e in questi giorni se ne ricorda il triste anniversario. Il Black Saturday, così è stato ribattezzato il 7 febbraio 2009, con il suo carico di fuoco ha distrutto oltre 400 mila ettari di terreno e raggiunto le zone abitate dello stato di Victoria, facendo più di 170 vittime.
La Sapienza si fa “nano”
Sarà inaugurato giovedì prossimo 9 febbraio il Laboratorio per le Nanotecnologie e le Nanoscienze della Sapienza (SNN-Lab), core facility della prima Università capitolina, destinato a diventare la struttura di riferimento per la ricerca d’avanguardua e le imprese del territorio.
CNR e Telethon sull'epigenetica
Oggi è possibile riconoscere ogni individuo come il risultato finale di un complesso gioco di interazioni, modificazioni e meccanismi di accensione-spegnimento del DNA che hanno inizio durante lo sviluppo. Questo avviene grazie all’epigenetica, che alla decifrazione e interpretazione del codice genetico ha aggiunto le scoperte relative alle modificazioni scritte sulla sequenza del DNA, potenzialmente trasmesse alle generazioni successive. Una ricerca dell’Istituto di genetica e biofisica ‘Adriano Buzzati Traverso’ del Cnr di Napoli, finanziata da Telethon,