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Dalle neuroscienze alla "Matematica per il Pianeta"

Tempo di lettura: 2 mins

Scienza in Radio: la rassegna stampa delle principali notizie di scienza e politica della ricerca della settimana, commentata con ospiti e protagonisti della ricerca scientifica italiana e internazionale.

Credits:
Morning Coffee, fri.events Orchestra (Album "Life The Movie")
Back on, Werkstatt (Album "The Original Typewriter")

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In questa puntata

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO

Ecologia
A partire dalla taglia media degli individui di una specie è possibile ricavare una legge che descrive la distribuzione delle dimensioni degli individui di tutte le specie viventi, il numero di specie che convivono in un certo ambiente e la loro abbondanza relativa. Lo studio, pubblicato su Pnas è stato condotto dal gruppo guidato da Andrea Giometto del Politecnico di Losanna.

PRENDI UNO, ATTIVI DUE 

Neuroscienze
La corteccia parietale posteriore è un’area dell’encefalo dei primati in cui convivono due diverse popolazioni di neuroni, ognuna delle quali svolge funzioni molto diverse. Lo studio dei ricercatori dell’Università di Chicago conferma l’idea che il cervello sia formato da regioni polifunzionali.

UN CAMMELLO IN MEZZO AL POLO

Evoluzione
Ritrovati sull’isola di Ellesmere, nell’Alto Artico, trenta frammenti di una tibia appartenuti a un Gigantocamelus, antenato estinto del moderno cammello.
Lo studio è pubblicato su Nature communications.

PRECISO AL CENTIMETRO! 

Astronomia
Un gruppo di ricerca internazionale ha calcolato l’esatta distanza della Grande Nube di Magellano, una piccola galassia al confine con la Via Lattea. Per spiegare la scoperta abbiamo intervistato uno dei firmatari della ricerca, Giuseppe Bono, astrofisico all’Università di Roma “Tor Vergata”.

MATEMATICA PER IL PIANETA

Divulgazione scientifica, Open Access
Il 5 marzo scorso è stata inaugurata a Parigi Mathematics for Planet Earth 2013, un’iniziativa tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo che la matematica può avere per affrontare i grandi problemi che affliggono il pianeta. Nella stessa occasione è stata lanciata Imaginary – open mathematics, una piattaforma open access interamente dedicata agli exhibit matematici.


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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.