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Sarà il fascino senza tempo di questo dono della natura, sarà la location che domina il porto genovese, sarà l'estro dei suoi animatori, certo è che il laboratorio H2Oltre attrae e calamita chi lo visita. Semplice nei contenuti, focalizzati sulle proprietà fisiche e chimiche dell'acqua ma assolutamente innovativo nell'approccio divulgativo il tour, ideato da Alessio Perniola, parte con una postazione sulla capillarità e una "dichiarazione d'amore" del tutto originale.

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Si passa poi a sfide di galleggiamento con imbuti e barchette di alluminio, sulle orme di un certo Archimede, strani miscugli sono invece il frutto di "amicizie" e "inimicizie" ataviche dell'acqua con altri strani personaggi chiamati olio, alcol, saponi. Croce e delizia per bambini e adulti  è certamente la postazione del doccione, dove, se non fosse per la capacita termica dell'amica acqua, si rischierebbero docce poco gradite. Vedere il suono grazie all'acqua è un'altra delle esperienze che conquista e affascina grandi e piccini, chiamati continuamente a sfidarsi sulle cause di vulcani sottomarini e chicchi di uvetta impazzita.

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A rendere tutto magico, beute colorate e oggetti in ceramica dal design assolutamente originale  prima tra tutti, una vasca che rappresenta il cuore dell'ultima parte della mostra, legata all'acqua come fonte di ispirazione per pensatori di ogni epoca. Nelle bottigliette riciclate, ognuno può portare a casa un messaggio che viene dal passato e lasciarne un altro per partecipare al concorso lanciato dall’associazione pugliese Multiversi. Curiosi di conoscerne qualcuna? "Acqua, tu non dai vita, tu sei la vita!", "Con l'acqua vivi. Senza no", "L'acqua porta vita"!

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Per vedere altre foto del laboratorio: H2Oltre su Flickr
Per ulteriori informazioni sul laboratorio: H2Oltre


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La favola del taglio dei posti letto e degli ospedali in Italia

È di pochi giorni fa un appello del Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani, secondo cui «Si stima che, negli ospedali italiani, manchino almeno 100mila posti letto di degenza ordinaria e 12mila di terapia intensiva». Ma è giustificata quest'implicita richiesta? 
Le politiche di riduzione dei posti letto e degli ospedali sono iniziate già nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, per trasferire al livello territoriale parte dei ricoveri e della loro durata. Molti altri paesi hanno meno posti letto rispetto all’Italia, che rimane nelle migliori posizioni quanto a vita attesa alla nascita, mortalità evitabile e indicatori di qualità dei servizi.

Crediti immagine: Levi Meir Clancy/Unsplash

Nei media generalisti, e purtroppo anche di settore, che si occupano di sanità pubblica in Italia, cioè praticamente tutti in questo periodo, si favoleggia del taglio dei posti letto ospedalieri e di interi ospedali in Italia. Basta usare come parole chiave “taglio posti letto in Italia” con qualunque motore di ricerca ed escono interventi degli ultimi giorni su Fanpage, la Stampa e Quotidiano Sanità.