Grazie alla tecnica interferometrica è stato possibile osservare i dettagli di un quasar posto a 5 miliardi di anni luce con una risoluzione mai raggiunta finora, una tappa fondamentale verso la realizzazione dell'Event Horizon Telescope.
Tecnicamente si chiama interferometria
su lunghissima base (VLBI – Very Long Baseline Interferometry) e
consiste nel collegare tra loro due o più radiotelescopi realizzando
così un unico strumento grande quanto la distanza che separa le
antenne. Viste le distanze in gioco, non è possibile collegare
fisicamente le antenne ed è pertanto indispensabile che le
osservazioni di ogni radiotelescopio siano temporizzate con la
massima precisione grazie a un orologio atomico. Una volta effettuate
le osservazioni, i dati raccolti vengono sincronizzati e solo allora
si possono spremere le incredibili informazioni che racchiudono.
Agli
inizi di maggio gli astronomi hanno collegato tra loro il
radiotelescopio APEX in Cile, il Submillimeter Array (SMA) alle
Hawaii e il Submillimeter Telescope (SMT) in Arizona. I dati raccolti
da ciascuna antenna (ben 4 terabytes stipati in capienti e affidabili
hard disk) sono stati quindi spediti in Germania presso il Max Planck
Institute dove sono stati finalmente processati.
Con questo strumento di quasi 9500 chilometri – tale è infatti la distanza che separa APEX da SMA – è stato possibile osservare una regione di solo mezzo anno luce nel nucleo di 3C 279, un quasar particolarmente luminoso distante oltre 5 miliardi di anni luce. Una risoluzione incredibile e finora mai raggiunta alla lunghezza d'onda raccolta dalle tre antenne: i dettagli osservati si estendono solamente per 8 miliardesimi di grado, praticamente come distinguere una pallina da tennis sulla superficie della Luna.
Le osservazioni rappresentano una tappa cruciale per la realizzazione dell'Event Horizon Telescope, un progetto internazionale che si prefigge di riuscire finalmente a fotografare l'alone scuro del buco nero supermassiccio che occupa il nucleo della Via Lattea. La cattura di quell'ombra che spicca sul fondo cielo sarebbe la prima osservazione diretta del mostro.
