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I vincitori del Premio Galileo

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E' Alex Bellos, autore de Il meraviglioso mondo dei numeri il vincitore della sesta edizione del Premio Letterario Galileo per la divulgazione scientifica. Dei cinque scienziati-scrittori finalisti si è aggiudicato il secondo posto il Prof. Carlo Alberto Redi, autore de Il Biologo Furioso.

Una commissione composta da docenti, ricercatori, scienziati, giornalisti - tra cui il giornalista scientifico Pietro Greco - ha passato al vaglio 77 opere pubblicate nei due anni precedenti, selezionandone 18 in base a rigore scientifico dell’opera, eventuali spunti di innovazione contenuti, e talento divulgativo dell’autore nel catturare l’attenzione e nel suscitare emozioni. I cinque titoli finalisti sono passati infine per la votazione finale questo pomeriggio, nell'agorà del Centro Culturale Altinate di Padova, della giuria popolare composta da 3000 studenti di 111 istituti di scuola superiore.

Quest’anno la commissione è stata presieduta da Piergiorgio Odifreddi, matematico e divulgatore, già vincitore del Premio 2011 con il libro C’è spazio per tutti.

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Come cominciano i terremoti

faglia di terremoto

Analizzando i primi secondi delle onde P, le prime a essere registrate dai sismometri durante un terremoto, un gruppo di ricercatori ha mostrato che è possibile stimare la magnitudo del terremoto. Il loro risultato si aggiunge al lungo dibattito sulla natura deterministica dei fenomeni di rottura all’origine dei terremoti e dunque sulla loro prevedibilità e ha implicazioni per i sistemi di allerta sismica precoce.

Nell'immagine due geologi dell'USGS misurano una rottura di faglia causata dai terremoti di Ridgecrest in California nel 2019. Foto di Ben Brooks/USGS (CC0).

È possibile prevedere la magnitudo di un terremoto osservando le onde sismiche nei loro primissimi istanti? Gli scienziati dibattono da decenni intorno a questa domanda, che è centrale per la progettazione dei sistemi di allerta sismica precoce.

Uno studio pubblicato recentemente da un gruppo di sismologi dell'Università di Napoli Federico II mostra che è possibile, analizzando circa 7000 mila onde sismiche relative a 200 terremoti avvenuti in tutto il mondo con magnitudo tra 4 e 9.