fbpx H1N1 è ovunque nei suini | Scienza in rete

H1N1 è ovunque nei suini

Primary tabs

Read time: 1 min

Uno studio realizzato dai CDC di Atlanta e dall'OMS ha seguito le tracce molecolari del virus H1N1 in pazienti umani e serbatoi suini in tutti continenti trovando la sua presenza sia nei suini nordamericani sia in quelli euroasiatici. Tutto lascia pensare che il virus sia stato trasmesso da maiali yankee a quelli asiatici, anche a causa di insufficienti controlli sulle esportazioni di questi animali. Sono anni, quindi, che il virus circola globalmente negli allevamenti di suini; il passaggio all'uomo deve essere avvenuto probabilmente in un singolo evento e questo spiegherebbe la bassa diversità genetica attuale del virus. Intanto l'OMS sta riscrivendo le regole di allarme pandemico, per evitare che un sistema di warning possa indure un panico ingiustificato, come è avvenuto nella presunta pandemia del 2005.

Antigenic and Genetic Characteristics of Swine-Origin 2009 A(H1N1) Influenza Viruses Circulating in Humans, Science DOI: 10.1126/science.1176225

The Path of a Pandemic, di Laurie Garrett, Newsweek, 18 maggio 2009

WHO to rewrite its pandemic rules, New York Times, 23 maggio 2009

Autori: 
Sezioni: 
Influenza

prossimo articolo

Finalmente in campo le prime piantine di riso TEA di Brambilla e Fornara

Giornata storica il 13 maggio: Vittoria Brambilla e Fabio Fornara di Unimi hanno messo a dimora le prime piantine di riso geneticamente editate TEA (tecniche CRISPR di evoluzione assistita) per resistere a parassiti come il brusone senza usare fitofarmaci, nella campagna pavese di Mezzana Bigli. Si tratta di una sperimentazione, ma in campo aperto, il primo consentito in Italia. Il permesso è fino a fine anno, ma prorogabile in attesa delle nuove regole europee. All'evento erano presenti una piccola folla di amici delle biotecnologie, tra cui spiccano la senatrice a vita Elena Cattaneo e Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni. Era presente anche la giornalista Anna Meldolesi, che firma l'articolo, e il ricercatore CNR Roberto Defez, nella foto insieme a Vittoria Brambilla. Credito foto: Associazione Luca Coscioni.

La rete delimita ventotto metri quadrati di nudo terreno, in mezzo alla campagna pavese. Al suo interno si muove una decina di ricercatrici e ricercatori dell’Università di Milano. Il computer portatile appoggiato a terra mostra lo schema delle parcelle. Un metro viene srotolato per segnare le coordinate sulle zolle.