Spaghetti, stormi e intelligenza artificiale
Tempo d’estate, tempo di spaghettate tra amici. Immaginiamo un piatto di spaghetti appena scolati: se li mescoliamo con la forchetta, incontriamo resistenza. I fili si tirano, si aggrovigliano, limitano i movimenti l’uno dell’altro. Ma se delicatamente proviamo a estrarne uno solo con la punta delle dita, questo si sfila in modo agile. Questa immagine semplice descrive bene il comportamento dei polimeri, lunghe molecole formate da unità ripetute (i monomeri) presenti in plastica, tessuti, e nel nostro stesso corpo — come nel DNA.
