Se il DNA tace. La paleoproteomica racconta la storia dei Denisovani

La paleoproteomica sta rivoluzionando la paleoantropologia, offrendo risposte anche dove il DNA non può più parlare. È grazie a questa disciplina che un team guidato da Qiaomei Fu ha attribuito al lignaggio denisovano un cranio di 146.000 anni fa ritrovato a Harbin, nel nord-est della Cina. Per la prima volta, un volto si affianca al patrimonio genetico dei Denisovani, riscrivendo un capitolo cruciale dell’evoluzione umana.
Nell'immagine di copertina: l'Harbin cranium, in origine attribuito a un'altra specie del genere Homo e oggi classificato come Denisova. Crediti: Fu et al. (2025)/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY 4.0
Negli ultimi decenni, il DNA antico ha rivoluzionato la paleoantropologia, rivelando che il passato della nostra specie è molto più complesso di quanto immaginassimo. Grazie alle nuove tecniche di sequenziamento genomico, abbiamo scoperto che gli Homo sapiens moderni si sono incrociati più volte con altri ominini arcaici, come i Neanderthal e Denisovani.
