fbpx Anche i dinosauri facevano la cacca! | Scienza in rete

Anche i dinosauri facevano la cacca!

Tempo di lettura: 2 mins

Un libro piacevole fatto di grosse pagine colorate in cui il lettore attraverso disegni fumetti e brevi spiegazioni viene introdotto nel mondo della paleontologia. Come preannuncia il titolo oggetto di studio del libro sono i coproliti, ossia escrementi pietrificati (dal greco sterco si dice kopros mentre lithos vuol dire pietra).

E’ William Buckland, scienziato inglese, che racconta di aver trovato nel 1820 all’interno di una grotta insieme a numerose ossa di animali anche dei piccoli cilindri biancastri contenenti molti resti di ossa. Fossili mai identificati prima che stimolano William alla loro identificazione: ipotesi, verifica attraverso prove sperimentali e conclusione, queste le fasi che caratterizzano il lavoro dello scienziato e che vengono spiegate al piccolo lettore. L’analisi dei coproliti sembra un po’ bizzarra in realtà ha consentito di ottenere eccezionali informazioni sul mondo passato, come le abitudini alimentari dei dinosauri e dell’uomo. Per esempio è stato possibile stabilire che Otzi, la mummia risalente a oltre 5000 anni fa, ritrovata nei ghiacci delle Alpi italiane ha mangiato in una foresta di conifere in primavera.

Al termine della lettura il bambino conoscerà tutto sui coproliti, come si generano, come si differenziano, come mai alcuni coproliti si sono conservati e altri no, i coproliti da record, la loro età, eccetera e se avrà superato gli esami proposti alla fine di ogni capitolo, sarà detective di coproliti di primo livello!

Il bambino entusiasta potrà continuare la sua avventura risolvendo l’ultima prova contenuta in una busta e costruendo i distintivi da detective.

Un libro raccomandato agli appassionati di dinosauri, agli amanti dei fossili, ai bambini e alle bambine con il pallino della scienza e in generale a tutti quelli che almeno una volta nella vita si sono chiesti: com'era fatta la pupù dei dinosauri?


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Naomi Oreskes: «Ho mostrato come la scienza viene manipolata. E ora spiego perché»

Naomi Oreskes al Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste

La storica della scienza Naomi Oreskes è stata protagonista della giornata conclusiva del Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza tenuto alla SISSA di Trieste. La docente di Harvard scava alle radici del fondamentalismo economico, mettendo a nudo le fallacie di un’ideologia che vuole abolire il più possibile le regole per lasciare mano libera al mercato. E mostra le deliberate strategie con cui è stata diffusa. Un’ideologia che odia lo Stato, nel culto della libertà dell’individuo e dell’impresa, ma vede anche nella scienza un’avversaria, perché è proprio la scienza che dimostra i gravi danni provocati da un mercato privo di regole.

Nell’Aula Magna della SISSA c’è molta aspettativa, e si sente. Naomi Oreskes, invitata a parlare nella giornata conclusiva del Convegno Nazionale di Comunicazione della Scienza, tenuto alla SISSA di Trieste dal 2 al 5 dicembre, presenterà il suo ultimo saggio The Big Myth – How American Business Taught Us to Loathe Government and Love the Free Market (presto in libreria anche in traduzione italiana).