fbpx Clima, eventi estremi e media | Scienza in rete

Clima, eventi estremi e media

--
Tempo di lettura: 1 min

Mercoledì 21 maggio alle 18.30 webinar di Climate Media Center Italia e Scienza in rete su Clima, eventi estremi e media. Come comunicare gli eventi meteorologici estremi nell’era della crisi climatica? La guida redatta dagli esperti di World Weather Attribution (WWA), tradotta in italiano da Climate Media Center Italia (CMC Italia), dà una serie di consigli ai giornalisti. Ne discutono Giorgio Vacchiano (presidente CMC Italia, docente ecologia forestale Unimi), Serena Giacomin (direttrice scientifica Italian Climate Network), Elisabetta Tola (presidente Facta.eu, caporedattrice Il Bo Live e voce Radio3Scienza), moderati da Jacopo Mengarelli (Scienza in rete). Il webinar, gratuito, si può seguire sul sito e sul canale YouTube di Scienza in rete, con la possibilità di porre domande e partecipare con osservazioni e commenti.

 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Identità rubate e referee fantasma: come le paper mills aggirano le riviste

Una macchina da stampa

Sempre più, nel mondo delle pubblicazioni scientifiche emergono reti organizzate che creano identità fasulle per far accettare articoli costruiti ad hoc. Furti di e-mail, profili inesistenti e revisori compiacenti permettono alle paper mills di vendere firme e pubblicazioni a ricercatori sotto pressione. E le riviste cercano di correre ai ripari con nuovi sistemi di identificazione

Se la prossima volta che inviate un articolo a una rivista scientifica vi sentirete chiedere un documento d’identità, non abbiatene a male. Le case editrici si interrogano su quale sia il miglior metodo per verificare di avere a che fare con un ricercatore o una ricercatrice reale. Nel mondo editoriale, dove tutte le interazioni avvengono per e-mail, c’è sempre maggior preoccupazione per i furti d’identità.