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Una nuova classe di laurea per studiare i materiali del futuro: Milano-Bicocca in pole position

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Materiali organici per celle solari sempre più performanti, fotorivelatori, nanotecnologie, batterie organiche ricaricabili e materiali organici simili alla plastica, che possono essere riportati alla propria materia di origine, dando la possibilità di realizzare un'economia circolare. Ma anche nuove tecnologie quantistiche e microelettronica. Insomma, il menu di tutti i materiali che forgeranno la nuova industria del futuro prossimo e remoto sono stati raccolti in una nuova classe di Laurea in Scienza dei materiali, che tutte le Università italiane potranno istituire grazie al decreto n. 146 del 9 febbraio 2021. A questa novità sta già lavorando l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in cui si trova il primo e unico Dipartimento di ricerca in questa disciplina.

Alla laurea triennale, che fino a ieri apparteneva ad altre classi di laurea come Chimica e Fisica, oggi ne è stata riconosciuta una propria, nata in risposta all’esigenza culturale e sociale di fornire al mondo della ricerca e al settore produttivo un profilo professionale e di ricerca adeguato alla spinta innovativa del settore, che vede un continuo sviluppo nel campo della tecnologia e dei materiali avanzati. Più multidisciplinare e in grado di competere con profili già consolidati all’estero, specie nel mondo anglosassone, nell’area della Materials Science. Il crescente interesse per la scienza dei materiali e le sue finalità sta infatti portando alla realizzazione di nuovi corsi di studio in altre città italiane, tra cui Parma.

Studiare i nuovi materiali ha un ruolo chiave in temi come la crisi energetica, la sostenibilità, la digitalizzazione e l’automazione dei processi produttivi: dalla ricerca per la realizzazione di trasformazioni reversibili di materie prime in materiali performanti e sostenibili, allo studio di nuovi materiali dedicati allo stoccaggio di energia in eccesso nelle fonti rinnovabili, alla cattura e utilizzo della CO2, fino alla nuova elettronica, sempre più performante e utile nel campo delle automazioni dei processi produttivi, delle telecomunicazioni e dei sistemi di reti intelligenti per fornire una risposta integrata al problema complesso dell’energia.

La richiesta di attivazione di un corso di studi nella classe L-Sc.Mat. delle Lauree in Scienza dei Materiali presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca è l’esito di un percorso iniziato a metà degli anni ’90, con l’attivazione a Milano del primo corso di studi in Italia dedicato alla Scienza dei Materiali. La principale caratteristica e unicità della proposta formativa in Scienza dei Materiali risiede nella complementarietà e nella integrazione, fin dai primi anni di studio, delle competenze di tipo fisico e chimico, che è essenziale per la comprensione delle relazioni tra struttura e proprietà dei materiali; ma anche nella presenza di forti competenze trasversali finalizzate a formare figure in grado di dialogare e lavorare con comparti scientifici e tecnologici diversi, legati alla ricerca, al settore produttivo, al mondo imprenditoriale e al settore del commercio.

A questi link, i corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze dei Materiali all’Università degli Studi di Milano-Bicocca:

https://www.mater.unimib.it/it/offerta-formativa/corsi-laurea-triennale/scienza-dei-materiali

https://www.mater.unimib.it/it/offerta-formativa/corsi-laurea-magistrale/materials-science

 


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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

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