fbpx I materiali del futuro si studiano in Bicocca | Scienza in rete

Una nuova classe di laurea per studiare i materiali del futuro: Milano-Bicocca in pole position

Primary tabs

Tempo di lettura: 3 mins

Materiali organici per celle solari sempre più performanti, fotorivelatori, nanotecnologie, batterie organiche ricaricabili e materiali organici simili alla plastica, che possono essere riportati alla propria materia di origine, dando la possibilità di realizzare un'economia circolare. Ma anche nuove tecnologie quantistiche e microelettronica. Insomma, il menu di tutti i materiali che forgeranno la nuova industria del futuro prossimo e remoto sono stati raccolti in una nuova classe di Laurea in Scienza dei materiali, che tutte le Università italiane potranno istituire grazie al decreto n. 146 del 9 febbraio 2021. A questa novità sta già lavorando l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, in cui si trova il primo e unico Dipartimento di ricerca in questa disciplina.

Alla laurea triennale, che fino a ieri apparteneva ad altre classi di laurea come Chimica e Fisica, oggi ne è stata riconosciuta una propria, nata in risposta all’esigenza culturale e sociale di fornire al mondo della ricerca e al settore produttivo un profilo professionale e di ricerca adeguato alla spinta innovativa del settore, che vede un continuo sviluppo nel campo della tecnologia e dei materiali avanzati. Più multidisciplinare e in grado di competere con profili già consolidati all’estero, specie nel mondo anglosassone, nell’area della Materials Science. Il crescente interesse per la scienza dei materiali e le sue finalità sta infatti portando alla realizzazione di nuovi corsi di studio in altre città italiane, tra cui Parma.

Studiare i nuovi materiali ha un ruolo chiave in temi come la crisi energetica, la sostenibilità, la digitalizzazione e l’automazione dei processi produttivi: dalla ricerca per la realizzazione di trasformazioni reversibili di materie prime in materiali performanti e sostenibili, allo studio di nuovi materiali dedicati allo stoccaggio di energia in eccesso nelle fonti rinnovabili, alla cattura e utilizzo della CO2, fino alla nuova elettronica, sempre più performante e utile nel campo delle automazioni dei processi produttivi, delle telecomunicazioni e dei sistemi di reti intelligenti per fornire una risposta integrata al problema complesso dell’energia.

La richiesta di attivazione di un corso di studi nella classe L-Sc.Mat. delle Lauree in Scienza dei Materiali presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca è l’esito di un percorso iniziato a metà degli anni ’90, con l’attivazione a Milano del primo corso di studi in Italia dedicato alla Scienza dei Materiali. La principale caratteristica e unicità della proposta formativa in Scienza dei Materiali risiede nella complementarietà e nella integrazione, fin dai primi anni di studio, delle competenze di tipo fisico e chimico, che è essenziale per la comprensione delle relazioni tra struttura e proprietà dei materiali; ma anche nella presenza di forti competenze trasversali finalizzate a formare figure in grado di dialogare e lavorare con comparti scientifici e tecnologici diversi, legati alla ricerca, al settore produttivo, al mondo imprenditoriale e al settore del commercio.

A questi link, i corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze dei Materiali all’Università degli Studi di Milano-Bicocca:

https://www.mater.unimib.it/it/offerta-formativa/corsi-laurea-triennale/scienza-dei-materiali

https://www.mater.unimib.it/it/offerta-formativa/corsi-laurea-magistrale/materials-science

 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

L’urgenza nascosta: gli eventi climatici estremi e la salute mentale

salute mentale

All'aumentare degli eventi estremi a causa delle crisi climatica, diventa evidente che il loro impatto si ripercuote anche sulla nostra salute mentale. Si tratta di un legame che solo da poco la ricerca ha iniziato a indagare, ma che evidenzia la necessità di considerare anche la salute mentale nello sviluppare azioni preventive e di tutela.

Crediti immagine: Chris Gallagher/Unsplash

Nel maggio del 2016 la città canadese di Fort McMurray è stata colpita da un grave incendio, le cui cause risultano ancora oggi ignote. Il disastro, uno dei più grandi nella storia del paese, ha ridotto in cenere 3200 edifici e ha costretto all’evacuazione quasi 90.000 residenti. Complici i venti forti e il clima secco, i piccoli roghi presenti nelle zone limitrofe alla cittadina hanno continuato a divampare fino ad agosto del 2017, mese in cui l’incendio è stato ufficialmente dichiarato estinto.