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Il mistero della tela di ragno

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Sembra solo una curiosità, ma potrebbe avere implicazioni tecnologiche interessanti. Un gruppo di ricercatori del Laboratorio nazionale di scienze molecolari di Pechino ha cercato di capire come mai la rugiada mattutina si deposita sulle ragnatele e non, per esempio, sui capelli umani, la cui struttura è apparentemente simile. «Osservando il filo di ragno al microscopio ottico ed elettronico abbiamo osservato che è caratterizzato da una struttura a filo di perle, in cui, su due fibre principali, si inserisce una serie di gomitoli di nanofibrille attorcigliate, che a contatto col vapore acqueo si addensano a formare dei fusi» spiega Lei Jiang, che ha diretto il lavoro. «La condensa scivola verso queste strutture più rugose, formando goccioline più grandi e visibili a occhio nudo». Il fenomeno non è vantaggioso per i ragni, perché la ragnatela inzuppato svolge meno bene la sua funzione. «Ma può suggerire la via per la produzione di materiali che catturano l’umidità dall’aria» conclude la ricercatrice cinese, «come già abbiamo sperimentato immergendo fibre di nylon in un polimero che asciugandosi forma fusi simili a quello del ragno e presenta le stesse proprietà».

Nature 2010; 463: 640

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A metà maggio il ministro della Salute e la ministra della Famiglia, natalità e pari opportunità hanno firmato un decreto che istituisce un tavolo congiunto sulla disforia di genere i cui 29 membri dovranno effettuare «una ricognizione delle modalità di trattamento». Un paio di giorni dopo la ministra ha esplicitato che per lei l’identità sessuale deve rimanere binaria, come vuole la biologia, dimostrando di ignorare quello che la biologia riconosce da tempo: un ampio spettro di identità di genere. Abbastanza per temere che l’approccio di lavoro di questo tavolo possa essere guidato più dall’ideologia che dalla ricerca scientifica.

Crediti: Foto di Katie Rainbow/Unsplash

Suona davvero un po’ beffardo. Solo pochi giorni fa il ministro della Salute Orazio Schillaci e la ministra della Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella hanno firmato un decreto che istituisce un tavolo tecnico di approfondimento sulla disforia di genere «per una ricognizione delle modalità di trattamento di tale condizione nel territorio nazionale».