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Lettera aperta sulla libertà della scienza

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Pubblichiamo la Lettera di agronomi e ricercatori a favore del convegno sulla biodinamica che si terrà il 16-17 Novembre presso il Politecnico di Milano.

Quest'anno, dal 15 al 17 novembre, l'Associazione per l'Agricoltura Biodinamica ha promosso il 35° congresso dedicato a "Innovazione e ricerca, alleanze per l'agroecologia" presso il Politecnico di Milano, sotto il patrocinio, tra gli altri, dello stesso Politecnico, del Comune di Milano e della Regione Lombardia. Si tratta di un congresso cui partecipano rappresentanti di centinaia di aziende e, come relatori del settore agrario, anche docenti di università italiane, ricercatori di centri di ricerca italiani e stranieri oltre al vicepresidente della commissione ambiente del Parlamento europeo, Paolo de Castro (pure lui accademico) e una serie di rilevanti personalità.
A seguito della pubblicazione dell'evento, un gruppo di docenti dell'Università di Milano ha diffuso una lettera indirizzata al Rettore del Politecnico, al Sindaco e ad altri, con considerazioni pesanti contro l'agricoltura biodinamica e sollecitandoli a non portare i saluti all'apertura del congresso, in modo da non avallare con la loro presenza i contenuti dell'evento.
L'invito a intervenire al convegno, successivamente inoltrato ai firmatari della lettera da parte dell'Associazione per Agricoltura Biodinamica, è stato rifiutato.
Negli ambienti accademici sono state diffuse altre lettere, anche di non esperti nei settori scientifici in oggetto, nelle quali si evita accuratamente di prendere in considerazione i risultati delle numerose sperimentazioni disponibili, mentre ci si attacca a frasi di testi di altri tempi, accomunando così la biodinamica a posizioni antiscientifiche, come quelle dei No-vax.
Premesso che nessuno di noi fa parte dell'Associazione per l'Agricoltura Biodinamica e non ci interessa, in questo caso, entrare nel merito dei risvolti filosofici di questa associazione, dissentiamo profondamente da questo comportamento anzitutto perché denigra associazioni di agricoltori il cui modello di agricoltura, sensibile ai temi della salute e della sostenibilità, è comunque una realtà diffusa e riconosciuta istituzionalmente; in secondo luogo perché è scorretto nei confronti di quei colleghi, ottimi ricercatori italiani e stranieri anche di fama internazionale, competenti in materia, che senza pregiudizi hanno condotto ricerche sull'agricoltura biodinamica e biologica e pubblicato i risultati su riviste internazionali, anche di altissimo impatto (PLOS ONE, Nature).
Chiunque abbia partecipato a congressi scientifici di qualsiasi disciplina sa che in essi vengono a volte presentate relazioni in disaccordo tra loro, che sollevano accesi dibattiti e discussioni; solo ricerche successive potranno stabilire quale sia la tesi corretta. Il compito della comunità
scientifica è comunicare, dialogare, non disdegnare la pratica del dubbio, far circolare le idee e metterle alla prova con mente aperta e senza pregiudizi.
L'approccio scientifico non sta nella scelta dell'oggetto, ma nel metodo che viene utilizzato. Il vero atteggiamento antiscientifico è semmai il dogmatismo di chi non vuole occuparsi di argomenti che ha personalmente condannato a priori come "ridicoli".
La comunità scientifica spesso lamenta il fatto di godere di scarso credito da parte della società civile. A nostro avviso questi comportamenti possono solo peggiorare la situazione, anche perché l'agricoltura biologica, in tutte le sue manifestazioni, continua a crescere con un ritmo inimmaginabile solo pochi anni fa e rappresenta uno dei pochi settori di successo del sistema agroalimentare italiano, così come aumenta il numero di uomini e donne di scienza interessati a studiarne meccanismi, processi e effetti sulla produzione e sull'ambiente.
Oggi l'agricoltura, (integrata, di precisione, conservativa, biologica, biodinamica, agroecologica) ha il gravoso compito di nutrire il pianeta, di erogare servizi ecosistemici ed essere nello stesso tempo economicamente, ambientalmente e socialmente sostenibile. Il ruolo del mondo della ricerca è di fornire il supporto scientifico a questo importante percorso, senza sposare acriticamente posizioni di parte.
(Lista dei sottoscrittori al 7.11.2018)

Claudia Sorlini, professore emerito di Microbiologia Agraria, già preside della Facoltà di Agraria, Università di Milano.
Luciana Angelini, professore ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Università di Pisa.
Paolo Bàrberi, professore associato di Agronomia e Coltivazioni Erbacee e Vice-Presidente di Agroecology Europe, già presidente della European Weed Research Society, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa.
Stefano Benedettelli, professore associato di Genetica agraria, Dipartimento di Scienze Produzioni Marcello Biocca, ricercatore, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria.
Stefano Bocchi, professore ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee, coordinatore del Centro di Ricerca GAIA 2050, Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali, Università degli Studi di Milano.
Maurizio Borin, professore ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee, Direttore del Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente, Universita’ di Padova
Sara Borin, professore ordinario di Microbiologia Agraria, Department of Food, Environmental and Nutritional Sciences, Università degli Studi di Milano.
Gianluca Brunori, professore ordinario di politica alimentare Università degli Studi di Pisa. Gabriele Campanelli, ricercatore CREA Orticoltura e Florovivaismo.
Stefano Canali, primo ricercatore, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Presidente RIRAB (Rete Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica). World Board, ISOFAR (International Society of Organic Agriculture Research).
Corrado Ciaccia, ricercatore Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente.
Ambrogio Costanzo, Principal Researcher, programme leader: Plant Breeding for Crop Resilience Soils and Cropping Systems, The Organic Research Centre, Elm Farm, Hamstead Marshall, Newbury, United Kingdom.
Francesco Danuso, professore ordinario di Agronomia e coltivazioni erbacee, Università di Udine. Mariangela Diacono, ricercatrice III livello, CREA-AA Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, Bari.
Giovanni Dinelli, professore ordinario di Agronomia, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari, Università di Bologna.
Massimo Fagnano, professore di Agronomia e coltivazioni erbacee, Dipartimento di Agraria
Università di Napoli Federico II.
Andrea Galli, professore ordinario di Costruzioni rurali e territorio agroforestale, direttore scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali. Presidente Centro interdipartimentale di ricerca e servizio sul paesaggio.
Elena Gagliasso, professore associato di Filosofia della Scienza e Filosofia e Scienze del Vivente. Dip. Filosofia, Sapienza Univ. di Roma.Direttrice Centro Interuniversitario Resviva www.resviva.it
Manuela Giovannetti, professore ordinario di Microbiologia Agraria, già preside della Facoltà di Agraria e Direttore Centro Interdipartimentale di Ricerca "Nutraceutica e Alimentazione per la Salute", Università di Pisa.
Stefano Masini, professore associato di Diritto Agrario dell’Università di Roma Tor Vergata e condirettore della rivista Diritto Agroalimentare.
Paola Migliorini, Assistant Professor in Agronomy and Crop Production, Course Leader in Agroecology, Sustainable and Organic Agriculture, ERASMUS Coordinator, Ecogarden Supervisor.
Carlo Modonesi, professore, Dept of Chemistry, Life Sciences and Environmental Sustainability, Università di Parma.
Camilla Moonen, Assistant Professor in Agronomy and Field Crops, Scuola Superiore Sant'Anna, Pisa.
Massimo Monteleone, professore associato di Agronomia e Coltivazioni Erbacee, Dip. di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente, Università di Foggia.
Francesco Montemurro, Dirigente di Ricerca, CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria.
Luigi Morra, tecnologo Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA)-Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, laboratorio di Caserta.
Valeria Negri, professoressa associata, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali,Unità di Ricerca Genetica Agraria e Biotecnologie Genetiche Università degli Studi di Perugia.
Ruggero Petacchi, ricercatore di Entomologia Agraria, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa.
Gaio Cesare Pacini, professore associato di Agronomia e Coltivazioni Erbacee, Università di Firenze.
Fabio Maria Santucci, professore associato di Economia e Estimo Rurale, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Delegato del Rettore per la Cooperazione Internazionale, Università di Perugia.
Cristiana Sbrana, Ricercatrice CNR-IBBA UOS Pisa.
Andrea Squartini, professore associato di Ecologia Microbica, Università di Padova.
Fabio Tittarelli, ricercatore CREA Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, Roma.
Alessandra Trinchera, ricercatrice CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente (Roma).
Raffaele Zanoli, professore di Food Marketing & Management; World Board, ISOFAR (International Society of Organic Agriculture Research), Presidente, Gruppo di Ricerca sull'Agricoltura Biologica (GRAB-IT). Dip.Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Università Politecnica delle Marche.


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