fbpx Cerimonia di premiazione Premio Giovani Ricercatori | Scienza in rete

Cerimonia di premiazione Premio Giovani Ricercatori

Read time: 3 mins

 

 

Il 21 ottobre alle ore 10,30, presso la Sala Marconi del CNR di Roma (Piazzale Aldo Moro, 7) si terrà la cerimonia di consegna del “Premio Giovani Ricercatori”.

Il Premio, istituito dal Gruppo 2003 per la ricerca scientifica, è stato assegnato quest’anno a Paola Santini, ricercatrice presso INAF - Osservatorio Astronomico di Roma e a Gian Paolo Fadini, ricercatore presso il dipartimento di Medicina del Policlinico Universitario di Padova.

Paola Santini, Ricercatrice a Tempo Determinato presso l'Osservatorio Astronomico di Roma dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), 33 anni, si occupa di un tema di grande interesse attuale e di grandi prospettive e attese grazie alle nuove facilities di terra e dallo spazio in corso di sviluppo e realizzazione (il radiotelescopio ALMA, il telescopio spaziale della NASA James Webb Space Telescope e l’'Extremely Large Telescope dell’ESO, la missione spaziale di astronomia X ATHENA): studio delle proprietà spettrali, fisiche e statistiche di galassie alto redshift allo scopo di determinare i processi di formazione ed evoluzione delle galassie, l’'attività di formazione stellare nelle stesse galassie, la crescita in massa delle galassie, l'’analisi, evoluzione e leggi di scala tra le diverse componenti delle galassie (stelle, gas, polvere, materia oscura), il rapporto tra evoluzione di galassie e Nuclei Galattici Attivi (AGN).
Paola Santini si è occupata di questo tema all’'interno di una collaborazione internazionale, partendo da uno studio da lei guidato (pubblicazione di riferimento, Santini et al. 2009, Astronomy and Astrophysics, 504, 751) presso l’'Università di Roma La Sapienza durante gli anni di dottorato. 

Gian Paolo Fadini ha 36 anni ed è Ricercatore presso il Dipartimento di Medicina dell’'Università degli Studi di Padova. Dal conseguimento della Laurea in Medicina nel 2004 si è sempre occupato di malattie del ricambio, nell’'ambito delle quali ha conseguito nel 2012 il Dottorato di Ricerca. Le sue ricerche si sono rivolte soprattutto al diabete e alla sindrome metabolica ottenendo risultati di notevole originalità e importanza nei riguardi degli aspetti fisiopatologici, clinici e terapeutici di tali malattie. Da segnalare, in campo fisiopatologico: 1) i contributi alla conoscenza del ruolo svolto dalle cellule progenitrici endoteliali nelle complicanze del diabete nel paziente non trattato e trattato; 2) le caratteristiche e i meccanismi responsabili delle alterazioni funzionali e strutturali del sistema cardiovascolare  che si manifestano nel paziente con alterazioni del metabolismo glicidico con l’'avanzare dell’'età, e 3) il ruolo dell'’infiammazione nell’'evoluzione della malattia diabetica.
Di notevole interesse anche i risultati ottenuti in campo terapeutico, in particolare quelli sulle cellule staminali e il trapianto di pancreas. 
Gian Paolo Fadini vanta una produzione scientifica vastissima in rapporto alla giovane età. Ha svolto le sue ricerche in Italia, pur con diversi soggiorni in vari importanti Istituzioni scientifiche europee ed extraeuropee. 
Ha collaborato, ma anche coordinato, diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali. Gli sono stati conferiti vari Premi di Ricerca, tra i quali La Morgagni Silver Medal e la menzione di eccellenza dell’'EADS (European Society for the Study of Diabetes).
Ha pubblicato 136  lavori su importanti riviste metaboliche, internistiche e cardiologiche, 88 dei quali (a documentazione del suo importante contributo allo svolgimento e finalizzazione delle ricerche) come primo autore”.

La premiazione avverrà alla presenza del presidente del Gruppo 2003 Luigi Nicolais, del presidente emerito Giorgio Napolitano (invitato) e di altri membri del Gruppo 2003. Sarà anche l’occasione per dibattere sul ruolo dei giovani nella ricerca italiana.

 

Autori: 
Sezioni: 

prossimo articolo

Dopo l’alluvione dell’Emilia Romagna va ripensato tutto

Evento eccezionale ma non irripetibile, l'alluvione che ha allagato un terzo della pianura romagnola, con altissimi costi umani ed economici, sfida i luoghi comuni e i vecchi modi di agire. D’ora in poi deve essere chiaro che questi eventi estremi non saranno evitabili. Si dovrà imparare a conviverci preparandosi meglio, e soprattutto mettendo in atto misure più radicali e adatte al cambiamento climatico in atto, come ridare spazio ai fiumi allontanando case e stabilimenti dal loro alveo, e applicare soluzioni “basate sulla natura”. Immagine: tratta dal video di The Walking Nose "La mia alluvione" su Youtube.

Era già tutto previsto. L’allerta meteo, idrogeologica e idraulica di lunedì 15 maggio 2023, dopo una prima sottovalutazione, aveva dato un allarme forte e chiaro. A cominciare dal giorno dopo una valanga d’acqua si sarebbe riversata sulla Romagna e un tratto dell’Emilia, con rischio altissimo di frane e inondazioni. La protezione civile, i vigili del fuoco, la guardia di finanza, gli addetti al consorzio di bonifica, i volontari.