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Revisioni di Giovedì 8 ottobre a Torino il Premio Lagrange

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Dovremmo estendere la zona rossa del Vesuvio?

Partendo da oltre 60 campioni di sedimenti vulcanici raccolti intorno al Vesuvio, un gruppo di ricercatori ha stimato quale sarebbe l'impatto di un'eruzione suggerendo l'opportunità di estendere verso nord-ovest la zona rossa, dove il Piano Nazionale di Protezione civile prevede l'evacuazione in caso di eruzione imminente.

Nell'immagine una rielaborazione della mappa di concentrazione del particolato solido ottenuta da "Mele, D., Dellino, P., & Dioguardi, F. (2024). Pyroclastic density currents hazard simulation data at Mt. Vesuvius, Italy. [Data set]. Zenodo". https://doi.org/10.5281/zenodo.13682628 (CC BY 4.0) a cura di Chiara Sabelli per Scienza in rete (CC BY-SA). In grigio l'area dove la concentrazione di particolato solido è tale da mettere a rischio la vita delle persone, in rosso la zona di evacuazione prevista dalla Protezione Civile.

Partendo dai sedimenti vulcanici raccolti in 65 siti in un’area di circa 15 chilometri intorno al Monte Vesuvio, un nuovo studio ha stimato l'impatto che le correnti piroclastiche generate da un’eruzione avrebbero in termini di pressione, temperatura, concentrazione di polveri e particolato e durata temporale, suggerendo di estendere verso nord-ovest la zona di evacuazione attorno al Vesuvio e offrendo un nuovo approccio alla gestione del rischio vulcanico.