Marzo 1954, Isole Marshall, Oceano Pacifico, Yoshio Misaki su una tonnara giapponese assiste a uno strano spettacolo: un sole che sorge
a ovest. Ma non si tratta di un sole ma della luce prodotta dall’esplosione nucleare di un test americano effettuato in prossimità
dell’atollo Bikini a 85 miglia a ovest della tonnara. La nube radioattiva raggiunge la tonnara e il vicino atollo di Rongelap. E nessun civile è stato avvertito. Che conseguenze avrà questo drammatico episodio sul rapporto tra scienza e società?
Atollo di Bikini, la cicatrice della bomba atomica
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Numeri che sostituiscono le idee: come la bibliometria sta cambiando la scienza

Tra colossi editoriali e riviste predatorie, le metriche ridefiniscono carriere e conoscenza trasformando la scienza in una macchina produttiva. La riflessione di Gilberto Corbellini, cui risponde qui Rocco De Nicola.
«La scienza è diventata un gioco in cui si pubblica e si fa carriera, non un modo per cercare la verità. Le riviste e le metriche stanno distruggendo la scienza», Sydney Brenner, 2017.
«Non avrei mai fatto carriera in un sistema che richiede continuamente pubblicazioni. Il mio lavoro fondamentale non sarebbe stato possibile con l’attuale cultura dei paper», Peter Higgs, 2013.
«L’impact factor ha invaso la biologia come un virus. È una metrica tossica», Bruce Albert in un editoriale su Science, 2013.
