fbpx GraVIToN: 13 dottorati europei sulle onde gravitazionali | Page 2 | Scienza in rete

GraVIToN: 13 dottorati europei sulle onde gravitazionali

Read time: 2 mins

Parte domani 1° febbraio il progetto GraWIToN, un initial training network grazie al quale tredici giovani ricercatori europei saranno formati nel campo della ricerca sulle onde gravitazionali con interferometri, come ad esempio Virgo, l’esperimento nato a Pisa dalla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e il francese CNRS.
GraWIToN rientra nell’ambito delle Marie Curie Actions del VII Programma Quadro (FP7) ed è finanziato per quattro anni con un contributo di circa 3,7 milioni di euro. Il progetto è coordinato dal consorzio EGO, fondato da INFN e CNRS, e vede la partecipazione dell’INFN assieme ad altri due istituti di ricerca, cinque università e tre aziende, italiani ed esteri.
“GraWIToN focalizzerà le sue attività di formazione su alcuni aspetti della ricerca sulle onde gravitazionali sviluppati anche grazie all’esperimento Virgo, – spiega Michele Punturo, primo ricercatore INFN e coordinatore internazionale del progetto – aspetti che hanno una ricaduta diretta nel campo industriale, dall’ottica di precisione al laser a basso rumore, per fare un paio di esempi”. “In Italia saranno assunti in totale cinque giovani ricercatori – prosegue Punturo – e il training iniziale delle tre persone in forze all’INFN sarà seguito dal Gran Sasso Science Institute (GSSI), le cui caratteristiche di internazionalità e multi-disciplinarietà si accordano perfettamente con le richieste di GraWIToN”. I giovani completeranno poi la loro formazione sperimentale in alcune delle sezioni INFN che partecipano al progetto Advanced Virgo, mentre gli altri due giovani ricercatori assunti nel nostro Paese frequenteranno il loro corso di dottorato all’Università di Pisa.
“Il coordinamento del progetto FP7 GraWIToN, che segue i precedenti progetti Einstein Telescope Design Study e ELiTES, coordinati anche essi da EGO – commenta Federico Ferrini direttore di EGO – è un ulteriore riconoscimento della centralità a livello della European Research Area del Consorzio per quanto concerne la fisica della gravitazione”.

Ufficio Comunicazione INFN

Autori: 
Sezioni: 
INFN

prossimo articolo

Alimentazione sostenibile: imparare dalla preistoria

Dimostrazione cottura preistorica

Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.