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Una truffa ai danni dello Stato

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«Se fosse vero che Vannoni e i suoi ci hanno dato un protocollo diverso da quello utilizzato a Brescia, ci sarebbero gli elementi per una truffa ai danni dello Stato. Sarebbe un atto gravissimo che tradisce il Parlamento. È più che grave, è inaccettabile. È una presa in giro nei confronti di tutto il popolo italiano contro la quale ci rivarremo sicuramente».
Lo ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ai microfoni di Presa Diretta, nel corso della puntata dedicata al caso Stamina andata in onda ieri sera.
Poi denuncia il pessimo servizio svolto dalla televisione: «la televisione italiana ha una responsabilità grandissima in questa vicenda. L’informazione entra nelle case della gente e dovrebbe essere sempre corretta, tanto più quando si tratta di salute. Si possono generare speranze, illusioni. I media hanno una responsabilità enorme e devono fare una seria riflessione. Non si può pensare solo allo share», ha affermato.

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Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.