In molti paesi l’importanza della ricerca scientifica è diventata parte integrante del DNA culturale, con conseguenti ricadute positive non solo sul piano culturale ma anche su quello economico.
In Italia, questo tema è ancora considerato di secondaria importanza da larghe fasce della popolazione e, purtroppo, anche da molti decisori politici. Una miopia che si va a inserire in un contesto socio-culturale piuttosto chiuso all’innovazione e al rinnovamento, dove le gerarchie spesso si trasformano in gerontocrazie e dove il merito non è più un vantaggio ma può addirittura diventare un ostacolo. A essere penalizzati da questo atteggiamento sono soprattutto i ricercatori più giovani, dei quali si parla poco e che vengono citati in molti discorsi ma raramente ricordati o interpellati in fase decisionale.
Il progetto “Ricercati d’Italia” nasce proprio per dare voce a queste storie dimenticate, per andare a scovare questi giovani e tenaci scienziati che si ritrovano a lavorare costantemente al di sotto dei radar della consapevolezza pubblica, talvolta mitizzati, molto più spesso ignorati. L’idea del progetto è semplice: un viaggio attraverso la penisola allo scopo di individuare alcune di queste realtà tanto nascoste quanto brillanti e di raccontarle tramite una serie di interviste/reportage dai toni informali. Non solo problemi e lamentele ma anche sfide e stimoli cui va incontro chi intraprende questa carriera, dando spazio ai piccoli dettagli quotidiani della vita dei ricercatori, così come ai luoghi dove lavorano, mangiano, chiacchierano, scherzano, si confortano e si consigliano. Un viaggio nel lato nascosto della ricerca, per scoprire le radici di quell’entusiasmo che spinge ancora tanti giovani a intraprendere un cammino che in Italia, molto più che in altri paesi, è irto di frustranti ostacoli. Un entusiasmo che merita di essere raccontato.
Chi sono i “ricercati d’Italia”
Lo scopo del progetto è quello di andare a scovare ricerche e ricercatori la cui eccellenza non corrisponde a una dovuta notorietà. Il progetto Ricercati d'Italia vuole ovviare a questa mancanza puntando i riflettori su quei giovani ricercatori che hanno deciso di restare nel nostro Paese a coltivare progetti di grande interesse nei campi più svariati della ricerca, e che pur tra tante difficoltà riescono a ottenere forti finanziamenti e a ricevere prestigiosi riconoscimenti per il loro lavoro.
L'estratto pubblicato ha come protagonista Sofia Francia, ricercatrice all'Istituto Firc di oncologia molecolare di Milano, vincitrice poche settimane fa del Premio Premio LEONARDO – UGIS