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Cronache della ricerca #252 / 10 febbraio 2023

Salute e disuguaglianze
Tiziano, Fuga in Egitto

Se la nostra Costituzione nell’articolo 32 tutela la salute «come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività», così non è nella realtà. Regione che vai, sanità che trovi. E la distanza fra le sanità regionali non pare destinata a diminuire con il recente disegno di legge della autonomia differenziata, come spiegano in questo articolo Eva Benelli e Maurizio Bonati.
Sul tema delle disuguaglianze sanitarie si è soffermato anche il convegno Privatocrazia: oltre il mantra della parità pubblico-privato in sanità, che si è tenuto all’Istituto Mario Negri di Milano lo scorso 6 febbraio, di cui riferisce Simonetta Pagliani in questa nota. La presenza sempre più pervasiva del privato in sanità ha reso il sistema più efficiente, equo e accessibile? si è chiesto nelle conclusioni del convegno Silvio Garattini, che ha riassunto il suo pensiero così: «Investire nel privato non giova alla salute pubblica». Il paradosso, prosegue Garattini nel suo intervento, è che «la sanità pubblica ha introdotto il privato anche in sé stessa», vale a dire nei suoi ospedali, con il cosiddetto “secondo pilastro”. Con il risultato, per esempio, che lo stesso medico che ti visiterebbe fra sei mesi se vai con l’impegnativa SSN, ti fissa l’appuntamento il giorno stesso se sei “solvente”. Ed è con lo scandalo dell’intramoenia che l’idea di equità di accesso si dissolve.
Alle diseguaglianze Scienza in rete ha dedicato anche un webinar lo scorso 8 febbraio, facendo discutere Paolo Vineis, che con Luca Carra ha scritto Il capitale biologico. Le conseguenze sulla salute delle disuguaglianze sociali (Codice edizioni, 2022), con Stefano Zamagni, che da economista ha allargato lo sguardo alle disuguaglianze di reddito, diritti e capacità.

 

Terremoto in Turchia e Siria. Le disuguaglianze sono anche territoriali. Se in Paesi come Turchia e Siria un terremoto, per quanto devastante, ha fatto probabilmente più di ventimila morti (ne scrive qui Riccardo Lo Bue in una intervista al sismologo Alessandro Amato), questo non è da ascrivere al fato ma a case malcostruite, scarsa sorveglianza attiva, miseria e, nel caso della Siria di Assad, soccorsi negati ai territori dei ribelli.

 

La “corsa agli armamenti” dell’energia pulita. Dopo un primo momento di entusiasmo, il più grande investimento pubblico della storia statunitense sull’energia pulita (il cosiddetto "Inflation Reduction Act") si rivela essere uno strumento teso a riportare in patria le catene di approvvigionamento delle tecnologie verdi, dalle rinnovabili alle auto elettriche. In altre parole, non solo le auto elettriche dovranno essere assemblate negli USA, ma, per ottenere i sussidi, anche i minerali critici e le batterie dovranno essere sempre acquistati negli USA. La politica neoprotezionista degli Stati Uniti ha provocato la reazione di altri paesi che hanno cercato di rispondere con azioni analoghe scatenando una vera propria "corsa agli armamenti per l'energia pulita", come la definisce nel suo report il sito Carbon Brief. In questa luce va letto anche il Green Deal Industrial Plan for the Net-Zero Age presentato il primo febbraio dalla Commissione europea. Ce ne parla Riccardo lo Bue in questo articolo.

 

Il pasticcio del pallone cinese. L’astrofisica Patrizia Caraveo ripercorre in questo articolo la saga del pallone stratosferico cinese che è stato abbattuto il 4 febbraio dai caccia statunitensi. E mentre se ne studiano i resti, le agenzie di intelligence rivelano l’esistenza di una intera flotta di palloni spia cinesi capaci di intercettare comunicazioni elettroniche nei paesi che sorvolano, come racconta il New York Times.

 

Fatti per capire: cittadinanza scientifica al Museo della Scienza e Tecnologia di Milano. «Ci sono molti buoni motivi per raccontare la scienza, ad esempio perché questo risponde al nostro bisogno di conoscenza, per diffondere informazioni utili e non ultimo perché spesso la scienza è divertente. Ma a mio avviso l’obiettivo più alto per chi, come me, si occupa di divulgazione scientifica, dovrebbe essere far crescere quella che gli anglosassoni chiamano cittadinanza scientifica». Così la giornalista scientifica e conduttrice televisiva Barbara Gallavotti ha presentato il progetto "Fatti per capire", che lei stessa ha realizzato con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano. Ce ne parla qui Silvia Bandelloni.

 

L'apertura anche a farmaci non testati sugli animali: la decisione statunitense. Una nuova legge consente all'FDA, l'ente statunitense deputato alla regolamentazione dei farmaci, di approvare per i trial clinici anche farmaci che non siano stati testati sugli animali. La legge è stata firmata dal presidente Biden a fine 2022 e fa sì che l'FDA potrà effettuare le proprie valutazioni sia in presenza sia in assenza di prove sperimentali sugli animali, sulla base della disponibilità di metodi alternativi scientificamente fondati e validati. Tuttavia, ci sono ancora contesti in cui la sperimentazione sugli animali risulta imprescindibile: sul sito di Research4Life, un commento alla nuova legge e il Q&A con la Società Italiana di Farmacologia (SIF).

 

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