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5 maggio 2021

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Sono stati pubblicati diversi studi che indagavano la relazione tra diffusione di SARS-CoV-2 e clima, ma i risultati sono discordanti. In un recente lavoro pubblicato su Scientific Reports, i ricercatori hanno cercato di superare le limitazioni, concludendo che l'irraggiamento solare rappresenta il fattore climatico più influente nella diffusione del virus, seguito da temperatura, umidità, precipitazioni. Tuttavia, anche i fattori demografici svolgono un ruolo rilevante (così come altri fattori non direttamente valutati nello studio, come la severità e il rispetto delle misure di distanziamento sociale e l’intensità degli scambi commerciali), tanto da annullare l’effetto protettivo dei fattori climatici nei paesi con condizioni meteorologiche favorevoli. L’articolo a cura di Agorà Scienze Biomediche.


Vaccini e mortalità
È ancora presto per capire quale potrebbe essere l’impatto dell’esitazione verso i vaccini anti-Covid sull’efficacia delle campagne, ed è difficile prevedere il grado di successo delle campagne di vaccinazione. Se si guarda alla storia dei secoli passati, a partire dalla pratica della variolazione, ci si rende conto che con l’avanzare della modernità i tratti che consentono una migliore efficienza sociale sul piano economico, politico o educativo espongono maggiormente, rispetto a contesti più vicini a quelli dell’adattamento evolutivo, a comportamenti dissonanti e in qualche misura autolesivi o apparentemente irrazionali. In questo senso, la storia può suggerire qualcosa su quello che non si dovrebbe fare. [Scienza in rete; Gilberto Corbellini]

Il 21 aprile è stato pubblicato il rapporto ISTAT sulla mortalità per causa di morte e luogo di decesso in Italia nel periodo marzo-aprile 2020, che conferma lo tsunami che ha colpito in prevalenza il Nord Italia. La mortalità totale mostra un eccesso di 49 000 morti rispetto alla media dei cinque anni precedenti, 2015-2019, di cui 29 210 sono attribuiti a Covid-19 (60%). I restanti morti in eccesso sono dovuti, per la maggior parte, a polmoniti o malattie respiratorie, patologie che pur non essendo ufficialmente attribuite a Covid-19, sono suggestive di una possibile infezione. [Scienza in rete; Eugenio Paci]

Il furto della notte: l’inquinamento luminoso tra conseguenze e soluzioni
In Cieli neri. Come l’inquinamento luminoso ci sta rubando la notte, Irene Borgna racconta del viaggio che l’ha portata sotto i cieli più scuri d’Europa: un’occasione per riflettere sul problema, spesso sottostimato, dell’inquinamento luminoso, indagandone i danni che causa a noi e agli altri animali e le soluzioni per ridurlo. Dopo la lettura del libro, abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’autrice. [Scienza in rete; Anna Romano]

Il cervello predittivo
Il nostro cervello è così dedito alla gestione dell'incertezza che può essere considerato un organo predittivo. Più precisamente, il modello del paradigma predittivo suggerisce che la nostra conoscenza del mondo sia sempre guidata dal bilanciamento di due principi, uno di ordine economico, che spinge al contenimento del dispendio energetico, e uno di ordine evolutivo, vincolato alla necessità di apprendimento. [Scienza in rete; Pamela Boldrin, Giovanni Mento]

Le nostre dashboard
Consulta i dati sull'andamento dell'epidemia e vaccinazioni per monitorare la percentuale di vaccinati – over 80 e fascia 70-79 anni – e le analisi settimanali dell'Associazione Italiana di Epidemiologia sulla progressione della seconda ondata in Italia e nelle regioni per classi di età. Scienza in rete ospita il sistema per il Monitoraggio e l’analisi dei dati dell’epidemia di Covid-19 (MADE), elaborato con i dati pubblicati giornalmente dalla Protezione Civile (in collaborazione con Associazione Italiana di Epidemiologia e la rivista Epidemiologia e Prevenzione).


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