newsletter #154
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Cara lettrice, caro lettore. Scriviamo questa nota per ringraziarti personalmente perché ci stai leggendo. Per noi questo è il regalo più grande che ci puoi fare, perché vuol dire che apprezzi lo sforzo che facciamo per informare sulla attuale pandemia e su tanti altri argomenti facendo scrivere gente che ne sa, o che sa di non sapere. Mai come oggi capiamo quanto sia importante ancorare l’informazione a precise competenze scientifiche, da cui dipende la nostra stessa vita. Se oltre a leggerci hai donato, ti ringraziamo doppiamente, perché dal tuo contributo dipende la qualità e l’indipendenza del nostro lavoro. Scienza in rete, che quest’anno compie 10 anni, vive con 10mila euro dell’Associazione Gruppo 2003 per la ricerca, e i 6mila euro raccolti finora da libere donazioni. L’editore Zadig scommette sul futuro di questa rivista, ma ci rendiamo conto che per dare un’informazione accurata giorno per giorno (nel 2020 fino a questo momento abbiamo pubblicato 494 articoli, con 4.200.000 visite) servirebbero ben altre risorse, dell’ordine di 100mila euro all’anno. Per raggiungere questo obiettivo stiamo cercando sponsorizzazioni e pubblicità accettabili e partecipiamo a bandi ogni volta che se ne presenti l’occasione. Ma tutto ciò che arriva dal sostegno dei lettori ci rende più liberi e soddisfatti del nostro lavoro. Grazie ancora di tutto, buona lettura, e auguri di buone feste!
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Clima 2020: a che punto siamo
Il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo vincolante sulla riduzione delle emissioni interne nette di CO2 almeno del 55% entro il 2030. Avrebbe potuto fare di meglio, in ogni caso ora è necessario che si impegni molto di più – anche a livello diplomatico – perché il mondo intero è ancora diretto verso un aumento di 3.2°C per fine secolo (invece che 1.5°C), secondo l’ultimo «Emission Gap Report» dell’UNEP. Inoltre, secondo il rapporto UNEP «State of the Environment and Development in the Mediterranean», biodiversità e clima della regione europea e mediterranea rischiano di collassare, senza un’adeguata accelerazione sulla decarbonizzazione. [Scienza in rete; Jacopo Mengarelli]
Anche se il vaccino è in arrivo, non togliamo la mascherina!
La logica della richiesta di mettere le mascherine è il principio di precauzione, ma le persone non sembrano agire tutte in base a tale principio. La negazione ha molte sfumature e se si vuole che la popolazione si attenga alle misure di contenimento si devono usare umiltà, empatia e buon senso. L’umiltà di dire che non si sa con esattezza quanto le mascherine frenino la diffusione del virus; l’empatia per ammettere che indossare la mascherina è effettivamente scomodo; il buon senso di chiedere di indossarle, per favore, specialmente nei luoghi chiusi. [Scienza in rete; Simonetta Pagliani]
Il Parlamento non boicotti la sperimentazione animale
Come attestato dal rapporto del Ministero della Salute, le alternative alla sperimentazione animale per la ricerca su xenotrapianti e sostanze di abuso non ci sono. Ciononostante, il Parlamento non ha ancora messo in agenda il rinnovo della proroga agli insensati divieti imposti dagli animalisti, in scadenza il 31 dicembre. [Scienza in rete; Luca Carra]
Previsioni del virus…
Consulta la Dashboard di Scienza in Rete «La progressione della seconda ondata in Italia e nelle regioni per classi di età» realizzata grazie ai dati del gruppo di lavoro AIE (Associazione Italiana Epidemiologia) e aggiornata settinamanlente. [Scienza in rete; AIE, Sergio Cima]
Due ex-presidenti dell’Istat, Giorgio Alleva e Alberto Zuliani, spiegano come si possono usare campioni probabilistici per stimare lo stato dell’epidemia, come facciamo con altri indicatori nazionali. Le informazioni, raccolte con metodo, aiuterebbero a rispondere a quegli interrogativi oggi lasciati senza risposta. [Scienza in rete; Martina Patone]
Riportiamo la sintesi di uno studio, al momento in preprint su Epidemiologia e Prevenzione, nel quale i dati forniti dalla Protezione Civile sono usati per produrre in autonomia le stime di R0(t) e del numero di infetti circolanti per ciascuna regione dal 1° agosto al 30 novembre 2020. [Scienza in rete; Michela Baccini]
La campagna per la trasparenza dei dati sull’emergenza ha raccolto il sostegno di 160 organizzazioni e testate giornalistiche e di quasi 40.000 firmatari della petizione, ma non ha intenzione di fermarsi fino a quando il Governo non darà delle risposte. Due fatti positivi: la pubblicazione sul repository Covid-19 del Dipartimento di Protezione Civile, dei dati sugli ingressi giornalieri in terapia intensiva, per regione, che le organizzazioni promotrici chiedono da tanto tempo (vedi log ufficiale); oltre alla mera rappresentazione del dato, nella sezione EpiCentro del sito dell’ISS adesso viene fornito un file di dati in formato leggibile da un Personal Computer e viene pubblicato lo script, ossia l’algoritmo che calcola l’indice Rt nazionale, anche se rimane ancora da risolvere un problema di licenza.
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