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18 marzo 2020
SPECIALE COVID-19
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Lo studio di Neil Ferguson di Imperial College, basato anche sui drammatici dati italiani e rivolto ai governi del Regno Unito e degli Stati Uniti, ipotizza uno scenario di “quarantena di massa” molto esteso nel tempo per fronteggiare l’epidemia montante di COVID-19. Abbiamo riassunto lo studio e chiesto ad alcuni esperti italiani il loro parere, nello stile del Science media center britannico, sperando di contribuire a un dibattito approfondito su misure che potrebbero riguardare anche il nostro Paese. Non un caso che alla luce di questo studio lo stesso governo britannico guidato da Boris Johnson, dopo le prime minimizzazioni, abbia cambiato rotta.
INTERVISTE SULL’EPIDEMIA
Vittorio Demicheli: in trincea contro il coronavirus. In Lombardia i numeri dei casi e dei morti cambiano troppo rapidamente perché valga la pena mandarli a mente, il sistema è sotto pressione e non potrà reggere molto più di una settimana, tempo in cui si prevede che l’epidemia possa cambiare segno e cominciare la sua discesa. Se non fosse così sarebbe una catastrofe da mettere nei libri di storia. Ma ce la faremo. C’è una generosità commovente dei medici e di tutti gli operatori sanitari, fra i più colpiti dal virus. La gente si fa coraggio e canta dai balconi. E all’ATS di Milano, che serve una conurbazione di 3 milioni di persone e 1.500 medici si lavora senza sosta. A dirigere dal punto di vista scientifico e sanitario questo incubo (per ora molto meno grave che a Bergamo e Brescia) c’è Vittorio Demicheli, epidemiologo prestato alla sanità lombarda da precedenti esperienze come responsabile del Centro delle malattie infettive del Piemonte, e poi alla direzione sanitaria di Pavia. Ci risponde con pazienza e un po’ di stanchezza a sera inoltrata da casa. [Scienza in rete; intervista a Vittorio Demicheli]

Rino Rappuoli: almeno un anno per un primo vaccino di emergenza. Parliamo di vaccini con Rino Rappuoli, appena tornato dagli Stati Uniti. Rappuoli, ora in Glaxo SmithKline, è fra i massimi esperti al mondo di vaccini. A lui si deve la messa a punto del vaccino contro il meningococco, e i primi vaccini a RNA. Ecco cosa ci dice sulle ricerche in corso. E sui tempi. [Scienza in rete; intervista a Rino Rappuoli]

Walter Ricciardi: ancora settimane molto dure, possibile catastrofe negli USA. L'intervista a Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, sulla gestione dell'emergenza Covid-19 in Italia: perché era necessaria la chiusura a livello nazionale? Perché vi sono differenze di mortalità così accentuate fra l’Italia e altri Paesi? E che previsioni possiamo fare a questo punto? [Scienza in rete; intervista a Walter Ricciardi]
TERAPIE INTENSIVE
Terapie intensive lombarde sotto scacco. Uno studio pubblicato da intensivisti italiani su JAMA racconta le condizioni di assoluta emergenza in cui si trovano attualmente le ICU della regione italiana più colpita da Covid-19, al limite e fra poco anche oltre la capacità di posti letto. Un dato per tutti: il 16% dei pazienti ospedalizzati positivi al SARS_CoV-2 sono finiti in terapia intensiva. Anche in base a questi dati in continua evoluzione, si spiega la retromarcia del governo britannico e la decisione pressoché unanime nel mondo di passare a chiusure di massa della popolazione per alleggerire il carico degli ospedali. In Italia si aspetta a breve il responso se la strategia sta funzionando. [JAMA]
STATISTICHE
COVID-19: segnali di rallentamento. Con i molti limiti di un modello epidemiologico, e considerato anche che siamo nel pieno di una crescita esponenziale del fenomeno, si può tentare di verificare se, per territorio e per periodo temporale, le curve epidemiche mostrino andamenti diversi e darne un accenno di interpretazione. A oggi non siamo in vista del picco delle curve, ma forse in vista del flesso del ritmo di crescita. Previsto dal modello descritto da Stefania Salmaso, anticipato da una analisi di Alessandro Marinaccio, poi confermato da Giovanni Sebastiani con una serie di analisi sulle regioni e una sulle province: il rallentamento del tasso di crescita è iniziato soprattutto nelle prime zone rosse, ci vorranno ancora 20 giorni per vedere il tasso allo 0%. [Scienza in rete; Giovanni Sebastiani]

L'evoluzione dell'epidemia in Europa. Ci sono somiglianze e differenze nell'andamento di COVID-19 in nei vari paesi d'Europa. Dalle curve di diffusione dei contagi si può osservare che gli interventi hanno un effetto: in Italia l'espansione libera si è interrotta a partire dal primo marzo e nei giorni successivi in Germania e probabilmente in Francia. Mentre negli USA e in Spagna si osserva ancora una forte crescita del tasso di contagi. Saranno i prossimi giorni a dirci se la crescita dei contagi vedrà un cambiamento di esponente oppure proseguirà verso uno scenario potenzialmente peggiore di quello italiano. La Spagna in particolare pare perdurare in regime di espansione libera per un tempo più lungo di quanto abbia fatto l’Italia. [Scienza in rete; Fabio Miletto Granozio]

Epidemia, incertezza e matematica. L'OMS ha formalmente etichettato come pandemia l'epidemia di Covid-19. Restano però delle domande aperte su come questa evolverà in Italia. Il contributo della matematica, come spiega Nicola Bellomo, sarà fondamentale. Ma al momento i modelli previsionali usati per capire l'andamento di Covid-19 sono soggetti a un margine d'incertezza: questo, secondo l'epidemiologo Fabrizio Bianchi, li rende materia di comunicazione estremamente delicata perché, oltre alle distorsioni del significato si possono ingenerare reazioni impattanti sulle misure di sanità pubblica. Scopo della ricerca è ridurre il più possibile (e il prima possibile) il margine di questa incertezza. [Scienza in rete; Rodolfo Saracci, Paolo Vineis]
PREVENZIONE E ADATTAMENTO
Italia, impara a prevenire. Come per la crisi climatica, anche la riposta a un'epidemia lunga e difficile da estirpare come Covid-19 deve basarsi sui principi dell'adattamento. Negli ultimi anni la nostra sanità pubblica è stata irresponsabilmente indebolita e impoverita, e per il momento sta reggendo come può all'impatto dell'emergenza grazie alla generosità del personale sanitario e ai tanti gesti di solidarietà e mobilitazione collettiva. Ma a lungo andare bisognerà rimettere al centro energiche politiche di prevenzione. In zona Cesarini si può vincere una partita, non il campionato. [Scienza in rete; Simona Re]

Aprire le finestre in tempi di coronavirus. Non si è parlato molto dell'importanza di ventilare gli ambienti per prevenire il contagio da SARS-CoV-2. E anche se le particelle virali non sono state studiate a sufficienza per quanto riguarda la loro capacità di raggiungere concentrazioni pericolose a distanza in ambienti confinati, si ritiene che l'aumento della ventilazione di un ambiente riduca l'infezione crociata delle malattie trasmesse per via aerea. Alle raccomandazioni già esistenti si potrebbe quindi aggiungere quella di ventilare con mezzi idonei i locali pubblici, compresi i mezzi di trasporto. [Scienza in rete; Floriano Bonifazi, Francesco Forastiere]

ABC dell’infezione da SARS-CoV-2 e delle misure igieniche. Quanto dura l'incubazione di SARS-CoV-2? E come si trasmette esattamente? Donato Greco fa un po' di chiarezza sulla trasmissione virale, concludendo con un confronto tra il nuovo coronavirus e l'influenza - o meglio, sulla difficoltà nel confrontarli. [Scienza in rete; Donato Greco]

#tuttiacasa! Nello stesso periodo della preparazione dei piani pandemici nasceva l’epidemiologia comportamentale delle malattie infettive, una nuova disciplina scientifica che per la prima volta riconosceva il ruolo critico delle risposte degli individui nel determinare il successo delle politiche di contrasto alle infezioni. Gli individui saranno i veri protagonisti (come ricorda anche il grande epidemiologo britannico Roy Anderson), chiamati non semplicemente a contenere la crescita dei contagi da un’infezione che sappiamo essere moderata per i più, bensì per evitare il collasso catastrofico dei presidi a difesa della vita degli ammalati gravi, dalle sale di terapia intensiva alla salute di chi sta difendendo la nostra salute. [Scienza in rete; Alberto d’Onofrio, Piero Manfredi]
TERAPIE
Alla ricerca di un farmaco. Il vaccino sarebbe senz'altro la fine vittoriosa della storia di SARS-CoV-2; tuttavia è difficile ottenere vaccini efficaci contro i virus a RNA, come questo. Ci sono però composti che aiutano a contrastare la malattia, fornendo un armamentario ai farmacologi e ai medici: Enrico Bucci ed Ernesto Carafoli approfondiscono il tema (già trattato in un precedente articolo): un’ampia descrizione delle terapie e la spiegazione del loro meccanismo d'azione. [Scienza in rete; Ernesto Carafoli, Enrico Bucci]
ALTRI MALATI E COVID
Fibrosi cistica e coronavirus. Di fronte all’attuale pandemia del nuovo coronavirus SARS-Cov-2, chi ha la fibrosi cistica oggi dice “il mondo ci capisce di più”. Abbiamo intervistato su questi temi Flaminia Malvezzi, assistente alla Direzione scientifica della fondazione. [Scienza in rete; intervista a Flaminia Malvezzi]

Sclerosi multipla e coronavirus. La posizione e i consigli della Associazione italiana sclerosi multipla sul rischio Covid. [AISM]

Malattie rare e coronavirus. Una intervista a Francesca Pasinelli di Telethon. [Opentalk]

Malati di cancro e coronavirus. L’AIRC informa i malati sulla restrizione delle cure. Anche la Fondazione Veronesi dedica uno speciale alla nuova epidemia.
DATAVIZ E VITA DIGITALE
Un’epidemia di visualizzazioni. Prima di pubblicare la visualizzazione di un dato bisogna avere dei validi motivi, soprattutto quando la visualizzane riguarda un fenomeno complesso come una pandemia: le visualizzazioni posso essere interpretate male, allarmane o rassicurare senza informare. Ora che i dati sono a disposizioni tutti su repository ufficiali o creati attraverso scraping dei dati, si moltiplicano le dashboard, ma è etico? Un articolo su Nightingale, blog della Data Visualization Society, sostiene che vale la pena di pubblicare una nuova dataviz se serve a soddisfare un reale bisogno di informazioni di pubblico dominio, se aggiunge valore al pubblico e scopre nuove informazioni. In caso contrario, astenersi. Anche la visualizzazione e pubblicazione dei dati aggregati, oppure dell’andamento nel futuro di contagiosità e letalità è materia molto delicata, che andrebbe maneggiata da persone con solide conoscenze matematiche ed epidemiologiche. [Nightingale - The Journal of the Data Visualization Society]

Storytelling virali. Il blog di Datawrapper, webapp per costruire visualizzazioni dinamiche, spiega cosa si dovrebbe fare con i dati a disposizione: costruire storie, non dashboard simili al cruscotto di un aereo comprensibile solo a esperti del settore. Interessante il racconto della simulite, malattia virtuale che il Washington Post ha creato per spiegare i concetti epidemiologici alla base della comprensione della più reale COVID-19. Segnaliamo le pagine del quotidiano El Pais impegnato in una operazione di data literacy sul coronavirus, una dedicata alla situazione in Spagna e nel mondo oltre che alla comprensione dei concetti epidemiologici di base; l’altra dedicata alla comprensione delle curve epidemiche nelle varie regioni del paese. Nella sezione grafici dell’agenzia di stampa Reuter si trova l’interessante ricostruzione del caso coreano, a partire dal contagio innescato dal famoso “paziente 31”, membro della comunità religiosa Shincheonji Church of Jesus, che ha potuto contagiare un gran numero di fedeli. Per la situazione nel mondo ha fatto parlare di sé Avi Schiffmann, studente di liceo dello stato di Washington, che ha trovato il modo di raccogliere dati da tutte le difformi sorgenti disponibili: il risultato una semplice sequenza di dati da cui la storia emerge quasi spontanea. Per l’Italia rimandiamo ai dettagliati bollettini dell’Istituto superiore di sanità e la relativa infografica, sempre aggiornati all’ultima versione sulla pagina di Epicentro [Epicentro]

Collaborazione dal basso. La comunità degli sviluppatori dà sostegno alla ricerca sul coronavirus. Sono attivi due progetti per mettere la potenza di calcolo dei nostri computer di casa al servizio della ricerca: FOLDING@HOME e il progetto italiano italiano Rosetta@Home (che si occupa di prevedere la struttura tridimensionale delle proteine e le interazioni tra di esse) e Tn-Grid (programma simulazioni riguardanti ACE2, strettamente legata al Coronavirus): per partecipare si può visitare il sito della comunità italiana BOINC Italy.

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