fbpx Traumi cerebrali: il sonno se ne va | Page 3 | Scienza in rete

Traumi cerebrali: il sonno se ne va

Primary tabs

Read time: 1 min

Le persone che hanno subito un forte trauma cerebrale spesso soffrono di disturbi del sonno. La causa sembrerebbe risiedere nella diminuzione della produzione di melatonina, un ormone in grado di regolare i ritmi biologici.

Lo studio di Shantha Rajaratnam della Monash University in Victoria (Australia), pubblicato dalla rivista Neurology, ha analizzato alcune persone che in passato hanno subito forti traumi alla testa e che soffrono ora di disturbi del sonno. In questo gruppo di pazienti, specialmente nelle ore serali, si è riscontrata una netta diminuzione della produzione di melatonina rispetto alle persone sane.

Questo risultato suggerisce che in seguito a danni traumatici le prime strutture ad essere danneggiate sembrano essere quelle coinvolte nella produzione di melatonina. Studi in corso d’opera sono ora volti a chiarire se la somministrazione dell’ormone possa migliorare la qualità del sonno.

Neurology, 2010; 74: 1732-1738

Autori: 
Sezioni: 
MEDICINA

prossimo articolo

Le auto elettriche sono inevitabili, per fortuna

posteggio auto elettrica

La modifica del divieto europeo di vendita dal 2035 di auto termiche ci dà l'opportunità di guardare ai dati degli ultimi anni e capire che la transizione verso l'auto elettrica è ormai ineluttabile. Costa sempre meno, aumentano i punti di ricarica e se ne producono sempre di più. Ora le case automobilistiche europee dovranno ridurre le emissioni allo scarico del 90% e non più del 100%: ma, anche se un quota potrà essere coperta da e-fuel, biocarburanti e acciaio a più basse emissioni, il grosso dovrà necessariamente provenire dall'elettrico.

Immagine: Pixabay

L’obbligo europeo di non vendere più auto a combustione interna dal 2035 in poi è stato modificato. Sia chiaro, secondo la vecchia indicazione, dal 2035 in poi si sarebbe comunque potuto circolare ancora con auto a benzina: lo stop era previsto solo per la vendita. Proprio per rendere graduale il passaggio. Ora non più.