Si
aspetta il via libera delle due Camere ma l’accordo sembra esserci: i tagli destinati
a ricerca e sviluppo sono rimandati, anzi i membri chiave del Senato e dalla
Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti hanno deciso di dare, attraverso
fondi aggiuntivi, nuova linfa alla ricerca scientifica made U.S.A.
"Si
cancella il percorso che avrebbe portato a tagli critici in un settore
determinante per l’economia, la ricerca scientifica ha il potenziale di poter
innescare innovazione e nascita di nuove industrie", ha dichiarato il Presidente Obama.
Secondo il Budget
Control Act nel 2014, i tagli dovevano aggirarsi intorno ai 100 miliardi di
dollari, più o meno diviso tra le varie agenzie comprese anche quelle della
difesa.
I ricercatori si sono subito mossi, preoccupati dal fatto che un taglio così
drastico avrebbe potuto causare danni enormi ai programmi di ricerca. Secondo i
rumors, il nuovo accordo prevede
invece un aumento della spesa discrezionale di 1.012 miliardi di dollari nel
2014, e di oltre 1 miliardo nel 2015. Un budget di ben 45 miliardi di dollari
superiori a quello stanziato in precedenza.
Questo aumento servirà anche
per alleviare i tagli a cui la scienza statunitense è stata costretta quest’anno.
Il National Institutes of Health
(NIH) ha subito, infatti, una diminuzione intorno al 5% del proprio budget. Non si conoscono ancora i dettagli di spesa per ogni singola agenzia ma la cifra per ricerca e sviluppo sembra destinata a salire, dato che ulteriori fondi
potrebbero arrivare da nuove tasse sui biglietti aerei.
Nel complesso quindi, l'accordo bipartisan cancellerà almeno la metà dei tagli previsti per il 2014 e un quarto di quelli in programma per il 2015. “Siamo sostanzialmente soddisfatti", ha detto il direttore del Committee for Education Funding Joel Packer, "anche se non è quello che idealmente speravamo, rimangono i tagli a partire dal 2016.”
I politici americani forse hanno preso in considerazione la richiesta fatta da Connor Johnston, bambino di 6 anni che coltiva il sogno di diventare un astronauta. Il piccolo saputo del possibile dimezzamento del budget della NASA, insieme alla famiglia, ha fatto partire una raccolta online "salva fondi" che in pochissime ore ha raggiunto le centomila firme.
