fbpx Sorprese da Mercurio | Page 401 | Scienza in rete

Sorprese da Mercurio

Primary tabs

Read time: 1 min

L'analisi dei dati e delle immagini raccolte dalla sonda MESSENGER nel corso del suo flyby con Mercurio lo scorso 6 ottobre hanno valso al pianeta l'onore della copertina di Science di questa settimana. Ben quattro gli studi pubblicati sulla rivista, e tutti di enorme importanza per svelare alcune caratteristiche di questo pianeta ancora troppo sconosciuto.

Tra le maggiori sorprese la scoperta che la magnetosfera di Mercurio è più movimentata di quanto non fosse sembrato dai dati raccolti nel corso del primo incontro con la sonda (14 gennaio 2008). Il Sole a due passi, insomma, non perdona e il flusso di particelle cariche emesso dalla nostra stella - il vento solare - fa sentire tutta quanta la sua potenza.

Da segnalare anche l'individuazione di un enorme bacino d'impatto (ben 700 chilometri di diametro!) di cui finora si ignorava persino l'esistenza. Il bacino Rembrandt - così è stata battezzata la struttura - risalirebbe a 3.9 miliardi di anni fa ed è probabile si tratti del bacino d'impatto più recente tra quelli presenti sul pianeta.

Il prossimo appuntamento della MESSENGER con Mercurio è fissato per il 29 settembre: sarà l'ultimo flyby prima dell'inserimento in orbita previsto per il marzo 2011. E allora sì ne vedremo delle belle.

Fonti: Messenger; Science

Autori: 
Sezioni: 
Astronomia

prossimo articolo

Un 110 da abolire: il disegno di legge sull’AI rimedierà ai problemi del “Codice privacy”

La recente riforma dell’articolo 110 del Codice dei dati personali prometteva di sostenere la ricerca medico-scientifica, ma in realtà crea più problemi di quanti ne risolva. L’unica speranza, per la ricerca basata sui dati, è l’approvazione rapida del disegno di legge sull’AI.

Due norme, una approvata di recente e una ancora in fase di approvazione, hanno scosso la comunità scientifica italiana. La prima è la modifica dell’articolo 110 del Codice dei dati personali, che (apparentemente) semplifica la raccolta di dati per la ricerca medica ma in realtà la limita e la rende meno gestibile; l’altra è l’articolo 8 del disegno di legge sull’AI che prevede, nel rispetto della normativa comunitaria, un regime generale di semplificazione per l’uso anche secondario dei dati necessari alla ricerca medica e non solo, dunque, di quelli relativi alla salute.