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Smemorati da jet-lag

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Viaggiate molto in aereo da un continente all'altro? Sicuramente avrete sentito parlare dell'effetto jet-lag e delle sue conseguenze sul vostro fisico. Da oggi però è tempo di aggiornare le vostre conoscenze: secondo uno studio pubblicato dalla rivista PLoS One il jet-lag condizionerebbe la memoria sino ad un mese dopo il viaggio.

Le analisi che hanno portato a questo curioso risultato sono state effettuate sui criceti, simili all'uomo dal punto di vista dei ritmi circadiani. Alternando il ciclo di sonno-veglia, in modo da ricreare dei viaggi Parigi-New York, gli animali hanno mostrato problemi di apprendimento, durati sino a un mese dall'esperimento, rispetto a quelli non sottoposti al viaggio virtuale.

Secondo gli autori dello studio il singolare fenomeno sarebbe l'effetto di una riduzione nella produzione di neuroni a livello dell'ippocampo, quell'area del cervello fondamentale nel misterioso processo della memoria.

Berkeley, University of California

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Biologia

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parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

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